Prevenire l’asma dei bambini con il pelo dei cani e dei gatti? Sembra possibile. Secondo uno studio condotto per sedici anni da alcuni ricercatori tedeschi dell’Helmoltz Zentrum e presentato all’European Respiratory Society (Ers) International Congress di Monaco, i bambini che nei primi tre mesi di vita restano a contatto con la pelliccia di questi animali hanno meno possibilità di soffrire di asma con la crescita. “Studi precedenti hanno suggerito che i microbi rinvenuti nei contesti rurali possano proteggere dall’asma – ha dichiarato la dottoressa Christina Tischer – La pelle degli animali può essere una riserva per i più svariati tipi di microbi, seguendo così un meccanismo simile a quello osservato negli ambienti rurali”.
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Quindi l’esposizione dei neonati ad alcuni microbi normalmente presenti sulla pelle di cani e gatti farebbe sviluppare maggiormente il sistema immunitario. Gli studiosi hanno analizzato la crescita di 2441 individui nati senza alcuna patologia, di cui il 55 per cento abituati nei primi mesi di vita a dormire su pellicce animali: all’età di 6 anni, le probabilità di sviluppare l’asma si sono ridotte in questo gruppo addirittura del 79 per cento. “I nostri dati – ha continuato la Tischer – hanno confermato come sia cruciale studiare ulteriormente l’ambiente di microbi sulla pelliccia animale, per confermare l’associazione rilevata“.
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C’è chi afferma che basterebbe anche solo giocare con un amico a quattro zampe per avere gli stessi risultati, ma si tratta semplicemente di un’ipotesi che va ancora analizzata. Altre ricerche – come quella della John Hopkins University pubblicata il luglio scorso – ancora svelano che la sterilizzazione degli animali potrebbe essere nociva per i neonati, visto che in questo modo il sistema immunitario non può confrontarsi con altri agenti a cui sarà esposto nel resto della sua vita.
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