La storia del torero che ha fermato la corrida in lacrime e ha cambiato professione è diventata molto famosa.
Una pratica, quella della corrida, che continua a far discutere nel mondo. Nel tempo l’attenzione verso gli animali e in particolare i tori è diventata crescente e quindi in molte aree è stata limitata.
Ancora si dibatte però sui risvolti di questa pratica che, come la corsa dei tori, è veramente deplorevole per gli animali.
La storia del torero che ha cambiato vita
Quando si parla di corrida si fa riferimento, in modo più generico, a tutto ciò che riguarda la corsa, la caccia o altre forme simili con i tori ma anche altri bovini. In passato, sin dai tempi degli antichi Romani, queste erano pratiche consolidate e diffuse. Attualmente invece è praticamente in Spagna, America Latina, in parte della Francia e in Portogallo, con condizioni differenti.
Le gare in Spagna sono iniziate nell’800 dopo Cristo, poi si sono diffuse e radicate in modo profondo nella società, tanto da apparire come un elemento quasi folkloristico per la Spagna. Le regole sono sempre cambiate ma in generale ci sono i toreri e tori e questi devono sfidarli senza essere colpiti ma uccidendo il toro. In altri casi, come la corsa, i tori corrono proprio per incornare le persone che quindi fuggono.
Le associazioni animaliste la definiscono una tortura legalizzata, le corride sono state messe fuori legge nel 2012 dal parlamento catalano ma la legge è stata annullata perché questo è ritenuto un patrimonio culturale.
La storia di questo torero è differente perché ha capito, proprio durante la corrida, che questi non aveva nessuna intenzione di infilzarlo, non era violento e quindi il suo attacco sarebbe stato del tutto gratuito verso un animale che non aveva fatto nulla e non gli aveva procurato alcun danno.
Un cambiamento di vita nato proprio dalla consapevolezza che stava infliggendo all’animale qualcosa di gratuito e non necessario, un colpo violento e atroce che lo avrebbe ucciso. Il torero si è seduto, ha iniziato a piangere e ha confessato che aver guardato non le corna ma gli occhi, aver visto lo sguardo di disperazione prima della morte ha fatto la differenza nella sua vita e nella sua anima.
Il matador Alvaro Munero nel bel mezzo della esibizione,si è seduto sul bordo dell’Arena.
Più tardi in un’intervista Alvaro dira’: all’improvviso nn ho visto le corna,ma gli occhi del Toro.
Si è messo davanti a me e mi guardava,non voleva attaccarmi,
SEGUE⤵️ pic.twitter.com/DdRjC9Kxxm— Claudia (@ClaudiaToni) September 29, 2023
Un colpo al cuore che ha salvato la vita al toro ma che non è sufficiente a fermare questa pratica che anzi, è stata tutelata con un’apposita legge in Spagna perché ritenuta patrimonio del Paese, affinché non sia appunto modificabile.