
La drammatica odissea degli animali: 15 giorni di sofferenza nei trasporti marittimi ignorati
Negli ultimi anni, il trasporto di animali vivi via mare ha sollevato un crescente dibattito riguardo al benessere animale. Nonostante le numerose segnalazioni e le campagne di sensibilizzazione, i casi di maltrattamenti continuano a verificarsi. Un episodio drammatico si è recentemente verificato con la nave Express M, che ha messo in luce l’urgente necessità di rivedere le normative riguardanti il trasporto di animali.
il viaggio infernale della express m
La Express M, partita dalla Romania diretta verso Israele, ha subito un guasto al motore che l’ha costretta a rimanere alla deriva in mare aperto per oltre due settimane. Questo viaggio, che avrebbe dovuto durare solo pochi giorni, si è trasformato in un vero e proprio incubo per circa 2.400 bovini e 460 ovini a bordo. Le condizioni in cui si trovavano gli animali erano disastrose:
- Mancanza di cibo e acqua sufficienti.
- Spazio angusto e condizioni climatiche estreme.
- Stress e sofferenza inflitti a questi esseri viventi.
La sofferenza inflitta a questi animali è inaccettabile e rappresenta una realtà quotidiana per molti animali da allevamento.
le conseguenze devastanti
Le conseguenze di un viaggio così lungo e difficile sono devastanti. Gli animali, esposti a stress e paure, possono sviluppare problemi di salute che, in alcuni casi, possono risultare fatali. La mancanza di cibo e acqua compromette non solo il loro benessere, ma mette a rischio anche la loro vita. Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti che evidenziano le gravi carenze nel sistema di trasporto marittimo di animali vivi.
la necessità di un cambiamento
La Express M non è una nave qualsiasi. Costruita nel 1983, ha una storia costellata di problemi di sicurezza. Già in passato, la nave era stata trattenuta in vari porti europei a causa di carenze strutturali e di navigazione. Durante questi fermi, sono state riscontrate 25 violazioni delle norme di sicurezza, evidenziando l’inadeguatezza delle navi utilizzate per il trasporto di animali vivi.
Le organizzazioni per la protezione degli animali, come la LAV (Lega Anti Vivisezione), hanno sollevato la questione in modo accorato, chiedendo l’intervento dell’Unione Europea. In una lettera aperta indirizzata al commissario UE per la salute e il benessere degli animali, Olivér Várhelyi, hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla bozza di regolamento presentata dalla Commissione, considerata insufficiente per garantire adeguate misure di protezione per gli animali.
La questione del trasporto via mare di animali non è solo un problema di benessere animale, ma è anche un tema ambientale. Ogni anno, milioni di animali vengono trasportati in condizioni disumane, con conseguenze devastanti non solo per gli animali stessi, ma anche per l’ambiente. È fondamentale che i cittadini, i decisori e le istituzioni si uniscano per dare voce a chi non può parlare, affinché episodi come quello della Express M non si ripetano mai più.
Il tempo per agire è ora; le vite di migliaia di animali dipendono dalle scelte che facciamo oggi.