
Panico in India: elefanti in cattività scatenano il caos durante una festa religiosa, 3 morti e 30 feriti
Un tragico episodio si è verificato nel Kerala, in India, durante una delle festività religiose più attese dell’anno, portando a un bilancio di tre vittime e almeno trenta feriti. L’incidente ha avuto luogo presso il tempio di Manakulangara a Koyilandy, dove una tradizionale processione con elefanti ha preso una piega drammatica a causa della paura scatenata dai fuochi d’artificio.
I fatti sono stati riportati da numerose fonti, che confermano che il caos è esploso quando uno degli elefanti, Peethambaran, è stato colto di sorpresa dai forti rumori dei petardi. Spaventato, l’animale ha aggredito un altro pachiderma, Gokul, dando inizio a una reazione a catena di panico tra i fedeli presenti. La folla, già affollata e festante, è stata colta di sorpresa dalla violentissima reazione dei due elefanti, che hanno iniziato a lanciarsi addosso, causando la fuga di molti. In questo tumulto, numerosi partecipanti sono stati feriti, alcuni dei quali sono stati calpestati dagli animali impauriti. A peggiorare la situazione, un ufficio temporaneo eretto per la festività è crollato sotto il peso della confusione, intrappolando ulteriori vittime.
Le forze di emergenza e i mahout, i custodi degli elefanti, sono intervenuti per cercare di riportare la situazione sotto controllo. Le autorità locali hanno confermato che ci sono stati feriti in condizioni gravi, tra cui una bambina di soli dieci anni.
Il dibattito sull’uso degli elefanti in cattività
L’incidente di Koyilandy ha riacceso un acceso dibattito sull’uso degli elefanti in cattività nelle celebrazioni religiose indiane. Nel Kerala, questi animali sono spesso utilizzati per simboleggiare prestigio e devozione, ma il loro impiego in contesti di festa è sempre più criticato da attivisti per i diritti degli animali. Secondo le stime, nello Stato ci sono quasi 400 elefanti in cattività, molti dei quali appartengono a privati e vengono sfruttati per eventi cerimoniali.
Le linee guida stabilite dall’Alta Corte del Kerala, che mirano a garantire il benessere degli elefanti durante le festività, sono frequentemente trasgredite. Tali normative includono:
- Riduzione della distanza tra gli animali.
- Divieto di processioni in particolari orari del giorno.
Queste misure, spesso ignorate, portano a situazioni di stress estremo per i pachidermi, costretti a sopportare rumori assordanti, esposizioni prolungate e condizioni di vita inadeguate.
La necessità di un cambiamento
Purtroppo, l’episodio di Koyilandy non è un caso isolato. Solo pochi giorni prima, un altro tragico evento ha visto un uomo perdere la vita a causa di un attacco di un elefante durante una festa religiosa nel distretto di Thrissur. Allo stesso modo, un mahout è stato calpestato a morte in un tempio di Palakkad. Questi eventi mettono in evidenza un problema più ampio legato all’uso degli elefanti in contesti festivi, dove la tradizione sembra giustificare un trattamento inadeguato degli animali.
La questione del benessere degli elefanti in cattività e la loro sicurezza durante gli eventi pubblici pongono interrogativi profondi sulla necessità di un cambiamento nelle tradizioni locali. Gli elefanti sono animali estremamente intelligenti e sociali, e il loro sfruttamento in contesti festivi non solo mette a rischio la loro salute e benessere, ma rappresenta anche un pericolo per la sicurezza pubblica. Questo solleva un interrogativo etico: fino a che punto le tradizioni possono giustificare la sofferenza di esseri viventi senzienti?
Verso un futuro più consapevole
L’incidente di Koyilandy, quindi, non dovrebbe essere visto solo come un triste episodio, ma come un campanello d’allarme per le autorità e la società civile. È necessario un cambiamento di mentalità che ponga il benessere degli animali e la sicurezza pubblica al di sopra delle tradizioni. Le normative esistenti devono essere applicate in modo rigoroso per prevenire che simili tragedie si ripetano.
In un mondo sempre più consapevole dell’importanza del rispetto per gli animali e della sicurezza pubblica, è fondamentale che gli eventi religiosi e culturali vengano ripensati in modo da garantire il benessere di tutti gli esseri coinvolti. La strada verso un futuro in cui sia possibile celebrare tradizioni senza compromettere la vita e la salute di esseri senzienti è ancora lunga, ma è una strada che deve essere percorsa con urgenza e determinazione.