
La sorprendente azienda vegana di Michela Brambilla che produce salmone e gamberetti
Può sembrare paradossale, ma l’azienda vegana di Michela Brambilla, nota per il suo impegno nella difesa dei diritti degli animali, è al centro di un’inchiesta che solleva interrogativi inquietanti sulla coerenza tra le sue affermazioni e le sue pratiche commerciali. L’ultimo servizio di Report, condotto da Giulia Innocenzi e andato in onda domenica 23 febbraio 2025, ha svelato un intricato intreccio di affari e politica che coinvolge la parlamentare, la quale, pur proclamando valori vegani, risulta coinvolta nella produzione e commercializzazione di prodotti ittici, come salmone e gamberetti.
Indagini della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza di Lecco ha avviato indagini approfondite su una rete di aziende riconducibili a Brambilla, in particolare Prime Group International e Blue Line Company. Queste società, apparentemente distaccate dalla sua immagine di attivista animalista, sono state scoperte operare nel settore della pesca, commercializzando pesce importato, in contrasto con la filosofia vegana professata dalla Brambilla. È emerso che, sotto il marchio Io Veg, si confezionano prodotti ittici in un capannone che dovrebbe, in teoria, essere dedicato esclusivamente a prodotti privi di origine animale.
Un giro d’affari multimilionario
L’inchiesta ha messo in luce un giro d’affari multimilionario, con flussi di denaro che si aggirano intorno a centinaia di migliaia di euro. Tra le fatture sospette, spiccano quelle dell’Associazione LEIDAA, di cui Brambilla è fondatrice e presidente, accusata di aver ricevuto sia fondi pubblici che donazioni private. Questi fondi, secondo le indagini, sarebbero stati gestiti in modo poco trasparente, con consulenze fittizie intestate a familiari e prestanome utilizzati per mascherare il vero andamento degli affari.
Accuse di inganno e conflitti di interesse
Il servizio di Report ha rivelato che Brambilla non ha semplicemente sfruttato la sua posizione politica per avvantaggiare alcune aziende, ma ha anche ingannato i consumatori, presentando un’immagine di integrità e rispetto per gli animali mentre gestiva un’attività commerciale che contraddiceva i principi del veganismo. Le accuse sono gravi e mettono in discussione l’affidabilità della parlamentare, la quale ha taciuto su queste rivelazioni, mantenendo il silenzio sulle accuse che la coinvolgono.
A supporto delle accuse, diversi dipendenti delle società coinvolte hanno testimoniato sui legami diretti tra Brambilla e le aziende di prodotti ittici, confermando che la sua carriera politica le ha permesso di instaurare rapporti con i principali marchi della grande distribuzione, come Esselunga, favorendo la vendita di prodotti ittici importati dalla Polonia. Le indagini hanno rivelato che Brambilla ha beneficiato anche di una fideiussione milionaria da Silvio Berlusconi, un legame che solleva ulteriori interrogativi sull’etica dei suoi affari.
Parallelamente, nell’ambito dell’inchiesta è emerso anche un altro fronte critico: quello legato all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI). Questo organismo, unico autorizzato in Italia a gestire il mondo degli allevamenti cinofili, è stato oggetto di scrutinio per le sue carenze nel garantire il benessere degli animali. Report ha evidenziato casi di cuccioli di Golden Retriever, acquistati in allevamenti riconosciuti dall’ENCI, che hanno sviluppato gravi problemi di salute, come la displasia, una patologia genetica prevenibile attraverso controlli adeguati.
In conclusione, il panorama attuale è intriso di ambiguità e contraddizioni, sollevando domande importanti sul ruolo degli attivisti e dei politici nel mondo degli affari. Quando si tratta di diritti degli animali, è fondamentale che chi sostiene queste cause agisca in modo coerente e trasparente, affinché il messaggio di protezione e rispetto per gli animali non venga compromesso da interessi economici. L’inchiesta di Report ha acceso i riflettori su una questione cruciale, invitando il pubblico a riflettere su cosa significhi veramente difendere gli animali nel contesto delle attuali dinamiche di mercato.