Un incontro straordinario tra arte urbana e natura selvaggia si è svolto nel contesto del concorso Wildlife Photographer of the Year, dove l’immagine di un tasso, immortalato mentre osserva un graffito che lo ritrae, ha trionfato, conquistando il prestigioso People’s Choice Award. Questo scatto, realizzato dal fotografo britannico Ian Wood, ha ricevuto oltre 76.000 voti da tutto il mondo, stabilendo un record per il concorso e dimostrando l’appeal universale della sua opera.
Il fotografo Ian Wood, con base a St Leonards-on-Sea nell’East Sussex, ha un’accattivante storia alle spalle. Da sempre appassionato di fotografia naturalistica, Wood ha dedicato ben due anni a osservare il comportamento dei tassi locali, notando come questi animali, provenienti da una tana vicina, si avvicinassero alle abitazioni in cerca di cibo. Questa osservazione ha ispirato l’idea di unire l’arte urbana al mondo naturale, dando vita a un’immagine che racconta una storia profonda sul rapporto tra uomo e fauna selvatica.
L’opera di Wood, intitolata “No Access”, è stata concepita come una sorta di dialogo visivo. Il graffito, chiaramente ispirato allo stile di Banksy, non è solo un semplice sfondo; diventa parte integrante della scena, suggerendo una riflessione sulla presenza umana nel contesto naturale. Come spiegato dallo stesso Wood, “Ho pensato che sarebbe stato divertente mettere lì i graffiti e vedere se potevo far camminare un tasso sotto di essi”.
Per catturare il momento perfetto, Wood ha costruito un piccolo nascondiglio sul ciglio della strada, illuminato solo dalla luce di un lampione. La pazienza è una virtù fondamentale per i fotografi naturalisti, e Wood ha dovuto attendere a lungo prima che il tasso finalmente apparisse. Quando si è presentato, camminando sul marciapiede proprio sotto il murale, Wood ha avuto l’opportunità di scattare una foto che sarebbe diventata iconica non solo per la sua bellezza, ma anche per il messaggio profondo che trasmette.
Il successo di “No Access” ha colpito l’immaginario collettivo, ottenendo consensi non solo per la qualità artistica, ma anche per il messaggio intrinseco. Douglas Gurr, direttore del Natural History Museum di Londra, ha elogiato Wood per la sua abilità nel catturare “uno scorcio unico dell’interazione tra la natura e il mondo umano”. Gurr ha sottolineato l’importanza di comprendere la fauna selvatica urbana, un tema di crescente rilevanza nelle società contemporanee.
Oltre alla bellezza estetica, l’immagine di Wood porta alla luce questioni più complesse e attuali. In Inghilterra, il controverso tema dell’abbattimento dei tassi è un argomento di dibattito. Questa pratica, adottata per contenere la diffusione della tubercolosi bovina, ha suscitato molte polemiche e, fortunatamente, è destinata a cessare entro cinque anni. Wood ha espresso chiaramente la sua posizione, affermando: “Cambierei immediatamente questo premio se il governo revocasse tutte le licenze esistenti per l’abbattimento dei tassi”, definendo l’abbattimento “una vergogna nazionale”. Le sue parole evidenziano non solo la passione per la fotografia, ma anche un impegno attivo per la conservazione della fauna selvatica.
La foto di Wood non è l’unica a meritare attenzione. Insieme a essa, altre quattro immagini finaliste sono state selezionate per essere esposte online e al Natural History Museum fino alla fine di giugno. Tra queste, troviamo:
Queste opere non sono solo una celebrazione della bellezza della natura, ma anche un invito a riflettere su come la vita selvatica possa coesistere con l’ambiente urbano. La fotografia, in questo senso, diventa un potente strumento di narrazione e sensibilizzazione, capace di avvicinare le persone alla natura e di stimolare una maggiore consapevolezza riguardo alle problematiche ambientali.
In un’epoca in cui il rapporto tra uomo e natura è sempre più messo alla prova, l’immagine di Wood si erge come un simbolo di speranza e di possibilità. Invita a riconsiderare il nostro impatto sull’ambiente e a trovare modi per vivere in armonia con le creature che condividono il nostro spazio. La bellezza e la fragilità della vita selvatica sono messaggi che risuonano in ogni angolo del pianeta, rendendo l’opera di Wood non solo una fotografia, ma un manifesto visivo per la coesistenza.
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