Ragni in casa: che paura! Ma solo alcuni sono davvero pericolosi: ecco in quali casi bisogna davvero allarmarsi
Con il rientro dalle vacanze, non è raro trovarsi ad affrontare la presenza indesiderata di ospiti a otto zampe nelle nostre abitazioni. Ma quali sono i ragni realmente pericolosi per l’uomo? Carlo Maria Legittimo, presidente di Aracnofilia, l’associazione italiana di Aracnologia, ci offre un’analisi dettagliata su questo argomento che suscita curiosità e talvolta preoccupazione.
La presenza dei ragni nelle nostre case può variare significativamente da un periodo all’altro dell’anno. Secondo Legittimo, “la pullulazione di ragni come di altri artropodi dipende moltissimo dal clima”. Fattori come l’abbondanza di cibo e le condizioni climatiche (umidità, calore) influenzano le fluttuazioni naturali della popolazione degli aracnidi. A volte, un aumento improvviso può essere attribuito all’invasione di moscerini e ditteri che attirano i ragni in cerca di cibo.
In Italia si contano oltre 1.700 specie diverse di ragni ma solo una manciata si insedia comunemente nelle nostre case. Tra queste, soltanto due specie rappresentano una potenziale minaccia per la salute umana: il Latrodectus tredecimguttatus (malmignatta o vedova nera mediterranea), che tuttavia non frequenta gli ambienti domestici, e il Loxosceles rufescens (ragno violino).
Nonostante le storie spaventose che circolano riguardo al ragno violino, secondo Legittimo non esistono casi certificati in Italia o Europa di decessi causati da questo aracnide.
L’uomo convive con i ragni da millenni e associarli automaticamente a qualcosa di negativo è più un retaggio culturale che una reale necessità. A livello globale sono pochissime le specie in grado di nuocere seriamente all’uomo e gli incidenti gravi rimangono statistiche trascurabili.
Quando si parla del ragno più velenoso al mondo è importante considerare diversi fattori come la quantità e il tipo di veleno inoculato oltre alla loro aggressività. I cosiddetti “ragni delle banane”, presenti in Centro e Sud America, sono notevoli per dimensione ed aggressività ma non registrano decessi da oltre due decenni. Questa osservazione porta Legittimo a concludere ironicamente che praticare sport possa rappresentare un rischio maggiore rispetto alla minaccia dei ragnetti domestici.
Sebbene l’apparizione improvvisa dei ragnetti nelle nostre case possa sorprenderci al ritorno dalle vacanze o durante determinate stagioni dell’anno, è importante ricordarsi che la maggior parte delle specie non rappresenta alcun vero pericolo per l’uomo. La conoscenza ed educazione su questi piccoli esseri possono aiutarci a convivere meglio con loro riducendo paure infondate.
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