L’ipotesi di un disastro globale: quali animali sopravviverebbero all’Apocalisse? Ce ne sono alcuni che forse non conoscete
In un mondo dove l’ipotesi di un disastro globale non è più relegata ai soli film di fantascienza, la scienza si interroga su quali specie animali potrebbero superare una tale prova.
Tra le molteplici forme di vita sulla Terra, alcune si distinguono per le loro straordinarie capacità di adattamento e resistenza. Ecco i cinque animali che, secondo gli esperti, avrebbero maggiori probabilità di affrontare con successo un’eventuale apocalisse.
I tardigradi, affettuosamente soprannominati “orsi d’acqua”, rappresentano forse l’esempio più eclatante di resistenza nel regno animale. Queste minuscole creature possono sopravvivere in condizioni estreme che sarebbero fatali per quasi ogni altra forma di vita. Dalle temperature polari a quelle bollenti, dalle intense radiazioni alle pressioni abissali e persino al vuoto dello spazio: i tardigradi possono superarle tutte grazie alla loro capacità di entrare in uno stato criptobiotico. In questo stato, riducono il loro metabolismo a livelli quasi impercettibili, permettendo loro di resistere fino a quando le condizioni non diventano nuovamente favorevoli.
Gli scarafaggi sono spesso citati come esempi emblematici della resilienza animale e non senza motivo. Queste creature possono vivere senza cibo per settimane e hanno dimostrato una notevole capacità di adattarsi a diversi ambienti. La loro dieta onnivora li rende meno dipendenti da fonti alimentari specifiche, aumentando ulteriormente le loro possibilità di sopravvivenza in scenari post-apocalittici dove il cibo potrebbe essere scarso o contaminato.
Gli avvoltoi giocano un ruolo cruciale negli ecosistemi come decompositori naturali. La loro dieta specializzata li rende particolarmente resistenti alle malattie che potrebbero decimare altre specie in seguito a un disastro globale. Grazie agli acidi estremamente potenti presenti nei loro stomaci, gli avvoltoi sono in grado di digerire carogne che contengono batterie nocive senza subirne effetti negativi.
Gli squalo della Groenlandia sono tra gli animali più longevi del pianeta; alcuni individui superano i 400 anni d’età. La loro esistenza nelle profondità oceaniche li ha salvaguardati dai cambiamenti catastrofici terrestri nel corso dei millenni. Questa relativa isolazione dagli eventuali disastri sulla superficie terrestre insieme alla capacità ad adattarsi a diverse condizioni marine ne fa candidati ideali alla sopravvivenza in scenari apocalittici.
Adattati perfettamente alle rigide condizioni dell’Antartide, i pinguini imperatore dimostrano una notevole resistenza al freddo estremo grazie alla spessa pelliccia e alle riserve adipose accumulate nel corpo. Durante il periodo dell’incubazione delle uova riescono anche a sopportare lunghe settimane senza nutrirsi; questa capacità li rende particolarmente resilienti agli shock alimentari che potrebbero verificarsi dopo un cataclisma globale.
Questi cinque esempi mostrano come la natura abbia dotato alcune specie animali che delle strumentazioni necessarie per affrontare anche gli scenari più estremali immaginabili.
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