Una situazione assurda con più di 80 gatti segregati: un caso di accumulo di animali termina per fortuna col lieto fine
Vivevano in condizioni disumane, tra i loro escrementi e al buio, rinchiusi in un appartamento a Brescia. Questa è la triste realtà che hanno scoperto le guardie zoofile dell’associazione Enpa, intervenute per salvare 83 gatti da una situazione di grave degrado.
La proprietaria dell’abitazione, convinta di prendersi adeguatamente cura dei suoi mici, ha collaborato con le autorità per facilitare il salvataggio degli animali.
Il recupero dei felini è stato possibile grazie al lavoro sinergico tra l’Ats, la Polizia Locale e l’Enpa. Una volontaria della sezione Enpa di Brescia ha raccontato lo shock vissuto durante il primo sopralluogo: cento metri quadri di appartamento completamente ricoperti da urina e escrementi felini. L’odore insopportabile e la presenza anche di carcasse hanno reso evidente l’estrema gravità della situazione.
Tra i gatti salvati c’erano esemplari debilitati e infetti, alcuni dei quali non avevano nemmeno un mese di vita. La finestra dell’appartamento era stata aperta solo una settimana prima dell’intervento delle autorità, lasciando immaginare per quanto tempo questi animali fossero stati costretti a vivere in condizioni insalubri.
Nonostante l’apparente cura del proprio aspetto esteriore, la proprietaria degli 83 gatti non sembrava comprendere la gravità della situazione né il dolore inflitto ai suoi animali. Questo comportamento rientra nel quadro dell’accumulo compulsivo di animali o “animal hoarding”, un disturbo che porta ad accumulare un numero insostenibile di esseri viventi senza poterne garantire le cure necessarie.
Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa, sottolinea come casi simili siano purtroppo frequenti e rappresentino una piaga sociale che colpisce sia gli individui coinvolti sia gli animali vittime. L’intervento tempestivo è essenziale per alleviare le sofferenze degli animali coinvolti e affrontare questo fenomeno spesso nascosto ma diffuso.
Dopo essere stati tratti in salvo dall’inferno in cui vivevano, gli 83 gatti sono stati trasferiti in strutture più idonee alla loro accoglienza. Undici si trovano presso strutture veterinarie mentre i restanti sono stati accolti dal canile sanitario locale. Ora si apre una fase critica che prevede visite veterinarie approfondite, sterilizzazioni ed eventualmente l’avvio del processo adozione – non semplice vista la quantità degli animali coinvolti.
Questo caso rappresenta solo uno dei tanti episodi simili segnalati ogni mese all’Enpa; evidenzia l’importanza del lavoro delle associazioni zoofile nel monitoraggio delle condizioni degli animali domestici e nell’intervento attivo per prevenire ulteriore disagio o sofferenza.
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