Escrementi cani: un problema di civiltà e legalità. E chi non li raccoglie potrebbe anche rischiare molto grosso
Dicono che porti fortuna. Francamente, chiunque preferirebbe un altro modo per augurarsi una buona giornata. Schiacciare le feci di un cane per strada non ha mai fatto fare dei salti di gioia a qualcuno. Semmai si salta per evitarle. Purtroppo, capita spesso di dover schivare all’ultimo momento il “ricordino” lasciato da Fido sul marciapiede e non rimosso dal suo padrone.
Volendo fare i pignoli, un gesto del genere può essere ritenuto reato di imbrattamento, per il quale è prevista in alcuni casi la reclusione o la sanzione. L’entità della pena varia a seconda di dove è stato commesso il fatto. Il concetto è semplice: chi decide di tenere un cane si prende le responsabilità delle azioni compiute dall’animale.
Perfino la Cassazione è intervenuta in materia stilando un vademecum del corretto comportamento del padrone degli animali e stabilendo che se il cane sporca, il padrone è tenuto a pulire. Il suo senso civico dovrebbe, comunque, farglielo capire senza scomodare la Corte Suprema.
Come accennato, il Codice penale punisce chi lascia gli escrementi del cane non raccolti in luogo pubblico con multe che possono arrivare fino a 3.000 euro e reclusione fino a 1 anno se i beni imbrattati sono di interesse storico o artistico. E non è solo questione degli escrementi solidi: anche permettere al proprio cane di urinare su muri o ruote d’auto può configurarsi come reato d’imbrattamento con le stesse pene previste per gli escrementi.
I Comuni hanno poteri specificati anche attraverso ordinanze localmente emanate per combattere questo fenomeno incivile. Ad esempio, Malnate ha introdotto una banca dati con il DNA dei cani residenti nel territorio comunale per identificare i trasgressori attraverso l’analisi delle feci abbandonate.
Le sanzioni possono essere molto pesanti: da Torre Boldone dove si arriva fino a 720 euro di multa se non si raccolgono immediatamente gli escrementi prodotti dal proprio animale su area pubblica o d’uso pubblico, fino a Lecce dove oltre alla multa per l’abbandono delle deiezioni vi può essere una sanzione aggiuntiva per non avere con sé kit sacchetto e paletta necessari alla raccolta.