Perché i gatti fanno le fusa? Una domanda che molto spesso non ha una risposta univoca. Ma ci sono diversi significati da interpretare
Non tutti i gatti sono uguali quando si tratta di fare le fusa. Alcuni sembrano avere un motore interno sempre acceso, pronto a ronronare al minimo contatto visivo, mentre altri sembrano più riservati, mantenendo il loro “ron-ron” per momenti speciali o addirittura non facendolo mai.
Questo comportamento felino ha affascinato gli umani per secoli, portando a diverse teorie e studi sul perché e come i gatti facciano le fusa.
Il meccanismo dietro alle fusa dei gatti è tanto affascinante quanto complesso. Si tratta di un suono gutturale prodotto sia in fase di inspirazione che di espirazione attraverso la contrazione ritmica dei muscoli laringei e diaframmatici. Questa capacità non è esclusiva dei nostri amici domestici; molte specie feline sono in grado di farlo, anche se con differenze significative.
Ad esempio, grandi felini come leoni e tigri non producono le classiche fusa a causa della loro diversa conformazione anatomica, ma possono emettere suoni simili durante l’espirazione quando sono cuccioli.
Le ragioni dietro alle melodie rilassanti del nostro micio possono essere molteplici: dalla felicità alla comunicazione con gli umani o altri animali, dall’ansia al dolore fino alla richiesta specifica di attenzioni. Le diverse tipologie di “ron-ron” possono quindi indicare stati d’animo differenti: un modo per il nostro amico peloso di comunicare il proprio benessere o malcontento.
Le funzioni delle fusa vanno oltre la semplice manifestazione emotiva; esse hanno anche un ruolo chiave nel processo di guarigione e rilassamento sia per il micio che per l’umano che lo accarezza. Infatti, la frequenza delle vibrazioni prodotte durante questo atto può avere effetti terapeutici.
Un comportamento che spesso lascia gli umani perplessi è quando il loro amato felino fa le fusa ma poi morde improvvisamente. Questo gesto può essere interpretato come una dimostrazione d’affetto – un piccolo morsetto giocoso – oppure può segnalare che il micio si sente sovrastimolato o stressato da troppa attenzione fisica.
Un aspetto meno noto ma importante da considerare è quello delle cosiddette “fusa pre-agoniche”, osservate in alcuni casi nei quali il micio è gravemente malato o vicino alla morte. Queste non devono essere confuse con segnali positivi ma piuttosto intese come tentativi del gatto di autoconsolarsi in momenti difficili.
Comprendere meglio questi aspetti del comportamento felino ci permette non solo una maggiore empatia verso questi straordinari compagni pelosi ma anche una migliore capacità nel rispondere ai loro bisogni emotivi e fisici.
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