C’è un nuovo pesce nei mari italiani: scopriamo di che si tratta e che caratteristiche ha questo nuovo abitante dei nostri fondali
Un nuovo pesce è entrato a far parte del nostro ecosistema marino. La sua presenza è motivo di preoccupazione non solo per l’equilibrio degli habitat marini locali ma anche per la salute umana, data la sua estrema tossicità.
Il pesce palla maculato, noto scientificamente come Lagocephalus sceleratus, rappresenta una delle più recenti minacce per gli ecosistemi marini italiani. Questa specie aliena invasiva, originaria delle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Indiano e Pacifico, ha fatto il suo ingresso nel Mediterraneo attraversando il Canale di Suez.
Il pesce palla maculato si distingue per essere uno dei portatori della tetrodotossina, un veleno neurotossico tra i più potenti conosciuti in natura. Questa sostanza è concentrata principalmente negli organi interni del pesce, rendendolo estremamente pericoloso se consumato.
Nonostante sia commestibile dopo un’accurata preparazione che rimuove le parti tossiche, in Italia e nel Mediterraneo non esiste una tradizione culinaria che includa questa pratica rischiosa, a differenza di quanto avviene in alcune zone dell’Asia.
Lagocephalus sceleratus può essere facilmente identificato grazie al suo aspetto unico: un corpo allungato e compresso lateralmente con piccole macchie scure su uno sfondo grigio-argenteo. Questa specie ha la capacità di gonfiarsi come un pallone quando si sente minacciata, una strategia difensiva che lo rende meno appetibile ai predatori naturali.
Come il pesce palla maculato scombussola il nostro ecosistema marino
Da quando è stato segnalato per la prima volta nell’isola di Lampedusa nel 2013, il pesce palla maculato ha cominciato a diffondersi lungo le coste italiane del Mar Ionio e Adriatico. La sua presenza è particolarmente frequente nelle acque della Sicilia, Calabria e Puglia.
Essendo un vorace predatore di crostacei, molluschi e piccoli pesci, compete direttamente con le specie autoctone per le risorse alimentari. Ciò potrebbe avere conseguenze devastanti sulle catene alimentari marine locali e sulla biodiversità degli habitat interessati.
Con l’aumentare delle temperature marine dovuto ai cambiamenti climatici globali, si prevede che il pesce palla maculato possa espandere ulteriormente il proprio areale verso Nord. Già avvistata nello stretto di Gibilterra, questa specie potrebbe diventare sempre più comune anche nelle acque dell’Adriatico e del Tirreno dove attualmente è considerata rara.
L’avanzata del pesce palla maculato nei mari italiani sottolinea l’importanza della sorveglianza ambientale e della sensibilizzazione pubblica sui rischi associati alle specie aliene invasive. La collaborazione tra ricercatori marini ed entità governative sarà cruciale nella gestione delle minacce poste da queste intrusioni biologiche agli equilibri naturali dei nostri mari.
