Farsi capire dal cane: l’importanza della voce nella comunicazione. Segui questo consiglio e non te ne pentirai
La comunicazione con il nostro amico a quattro zampe è un aspetto fondamentale per instaurare un rapporto armonioso e comprensivo. Spesso, ci si chiede come fare per essere ascoltati e compresi dal proprio cane, soprattutto quando sembra che le nostre parole non sortiscano l’effetto desiderato.
La chiave di volta in questa dinamica risiede non tanto nelle parole scelte, quanto nel modo in cui queste vengono veicolate: la voce. Quando parliamo al nostro cane, tendiamo a concentrarci sulle parole, dimenticandoci che la voce porta con sé un carico emotivo e espressivo molto più significativo.
Le parole rappresentano il contenuto del nostro messaggio (“Vieni”, “Aspetta”, “Fermo”), ma è la voce a colorare queste parole di emozioni e sentimenti. Un cane può imparare a riconoscere alcune parole chiave, tuttavia è l’intonazione, il volume e il ritmo della nostra voce ad avere l’impatto maggiore sul suo comportamento.
Mentre le parole sono importanti per insegnare comandi specifici al nostro cane, è attraverso l’uso consapevole della nostra voce che possiamo realmente influenzarne i comportamenti in modo efficace ed empatico. Imparando a modulare tonalità ed intensità vocale diventiamo migliori comunicatori nei confronti dei nostri fedeli compagni canini.
Nel contesto di attività come l’agility dog o semplicemente nel gioco quotidiano, una voce eccitata ed entusiasta (“Dai! Salta! Bravo!”) può stimolare positivamente il cane, facendogli percepire il nostro apprezzamento per le sue azioni. Questa modalità comunicativa trasmette gioia e soddisfazione, incentivando il cane a ripetere i comportamenti che hanno generato tale reazione.
Al contrario, quando necessitiamo di interrompere un comportamento indesiderato o potenzialmente pericoloso (ad esempio rosicchiare mobili o correre verso la strada), è essenziale utilizzare una voce ferma e decisa. Un comando breve accompagnato da un aumento del volume (“No!”, “Beh!”) può sorprendere il cane e interrompere immediatamente l’azione in corso. Questa tecnica richiede coerenza e tempestività affinché sia efficace senza generare stress o paura nell’animale.
In situazioni dove si desidera calmare o rassicurare il proprio cane – ad esempio al rientro a casa dopo una lunga assenza – è consigliabile utilizzare toni bassi ed equilibrati. Una comunicazione dolce ed appagante (“Bravo”, “Tutto bene”) contribuisce a tranquillizzare l’animale, specialmente se accompagnata da gesti affettuosi.
Un aspetto cruciale nella comunicazione con i cani risiede nella capacità di adattare tono vocale ed espressioni in base alle circostanze specifiche e alle reazioni del proprio animale domestico. Osservando attentamente le risposte del cane ai diversi moduli vocalici possiamo affinare la nostra capacità di dialogo con lui.
L’intelligenza emotiva gioca quindi un ruolo fondamentale: comprendendo le sfumature della nostra voce che maggiormente influenzano il comportamento del nostro amico peloso possiamo migliorarne significativamente la condotta oltre che approfondire la connessione reciproca.
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