Cosa succede al corpo quando una zanzara ti punge: vediamo quali sono le nostre reazioni quando veniamo a contatto con questi insetti
Le zanzare sono tra gli insetti più fastidiosi e ubiqui, capaci di rovinare momenti di relax all’aperto e notti serene con il loro incessante ronzio. Ma cosa accade esattamente quando una di queste piccole creature ci punge? Scopriamolo insieme.
Nonostante la loro fama negativa, le zanzare sono esseri viventi affascinanti. Evolutesi tra i 50 e i 100 milioni di anni fa, queste creature hanno condiviso il pianeta con i dinosauri e si sono diffuse in quasi tutti gli angoli del mondo, ad eccezione dell’Antartide. Esistono circa 3000 specie diverse di zanzare, ognuna adattata a sopravvivere in ambienti specifici grazie alla loro incredibile capacità di nutrirsi del sangue degli animali.
Una distinzione fondamentale nel mondo delle zanzare riguarda il comportamento alimentare dei due sessi: solo le femmine si nutrono di sangue per poter sviluppare le uova. I maschi, invece, si cibano esclusivamente di nettare. Questa differenza è visibile anche nelle caratteristiche fisiche; per esempio, le antenne dei maschi sono piumate, utilizzate per intercettare il suono emesso dalle ali delle femmine durante il volo.
Le femmine hanno la responsabilità non solo di nutrirsi ma anche di trovare un luogo adeguato dove deporre le uova, preferibilmente vicino a fonti d’acqua stagnante. Questo spiega perché è importante evitare l’accumulo d’acqua nei dintorni delle abitazioni per prevenire la proliferazione delle zanzare.
Come ci trovano le zanzare? Ecco da cosa dipende
Contrariamente a quanto si possa pensare, le luci non attirano particolarmente le zanzare. Queste ultime utilizzano principalmente l’anidride carbonica (CO2) che espiriamo per localizzare la loro preda. A distanze più ravvicinate possono anche essere attratte dal calore corporeo e dai movimenti.
La puntura di una zanzara è un meccanismo complesso che coinvolge diversi stiletti contenuti nella proboscide dell’insetto. Queste parti lavorano insieme per perforare la pelle e succhiare il sangue mentre iniettano saliva contenente sostanze che impediscono la coagulazione del sangue e agiscono come anestetico locale. È questa saliva a causarci prurito dopo essere stati punti.
Il motivo principale per cui le femmine necessitano del nostro sangue risiede nel bisogno di proteine e ferro essenziali allo sviluppo delle uova. Dopo aver consumato un pasto sanguigno sufficientemente grande da riempire la loro pancia gonfia, alle femmine serve tempo per digerire prima di poter deporre efficacemente le uova.
Per difenderci dalle punture è utile adottare metodi che nascondono o alterano l’odore umano poiché questo rappresenta uno dei principali fattori d’attrazione per questi insetti. L’utilizzo intelligente della scienza ha portato allo sviluppo di trappole che emettono anidride carbonica per attirarle lontano dalle persone; tuttavia anche semplicemente applicando repellenti sulla pelle possiamo ridurre significativamente il rischio di essere punto.
Le conoscenze sul comportamento delle zanzare non solo ci aiutano a proteggerci meglio ma offrono anche uno sguardo affascinante su questi piccoli ma complessissimi organismi viventi che condividono l’ambiente terrestre con noi da milioni d’anni.