Bello a vedersi ma è meglio tenersi a distanza. Il piacere dell’incontro non deve distrarci. Perché lo scoiattolo grigio è pericoloso.
Lo scoiattolo grigio nordamericano, con il suo aspetto carino e simpatico, potrebbe sembrare a prima vista un innocuo abitante dei nostri parchi e giardini. Tuttavia, la sua presenza in Italia rappresenta una minaccia non solo per la biodiversità locale ma anche per l’equilibrio degli ecosistemi in cui si inserisce. Questo articolo esplora le ragioni dietro la pericolosità dello scoiattolo grigio, analizzando le sue caratteristiche, il comportamento invasivo e le conseguenze sulla fauna autoctona.
Origini e diffusione dello scoiattolo grigio. Lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) è originario del Nord America. Nel corso dei secoli, questo animale è stato introdotto volontariamente o accidentalmente in diversi paesi al di fuori del suo habitat naturale, tra cui l’Italia. La sua presenza nel nostro paese non è quindi frutto di un processo naturale ma è il risultato dell’azione umana. Il mantello dello scoiattolo grigio varia dal colore che gli dà il nome a sfumature che possono tendere al rosso o al marrone, mentre il ventre rimane bianco. Di abitudini prettamente diurne, lo si può osservare arrampicarsi agilmente sugli alberi o correre veloce sul terreno.
Competizione con lo scoiattolo rosso autoctono. Uno degli aspetti più problematici legati alla presenza dello scoiattolo grigio in Italia riguarda la competizione diretta con lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), specie autoctona del nostro paese. Lo scontro tra queste due specie non si risolve a favore del nostro colorato compatriota: lo scoiattolo rosso viene infatti gradualmente portato all’estinzione nelle aree colonizzate dallo scoiattolo grigio. Le ragioni di questa sconfitta sono molteplici: gli esemplari grigi sono più grandi e tendenzialmente più aggressivi dei rossi; questi ultimi risultano essere più deboli sia fisicamente sia probabilmente anche sotto l’aspetto della competizione per le risorse alimentari.
Caratteristiche fisiche e comportamentali. Riconoscere i due tipi di scoiattoli può sembrare semplice grazie alle evidenti differenze nel colore del mantello; tuttavia, vi sono altri dettagli distintivi come la coda – nell’esemplare rosso più grande, bella e pelosa – che aiutano nell’identificazione. Oltre alle differenze estetiche, ciò che realmente pone lo scoiattolo grigio in una posizione dominante è il suo comportamento invasivo: essendo meno timoroso dell’uomo rispetto allo scoiattolo rosso riesce ad adottarsi meglio agli ambientamenti urbani ed extraurbani modificati dall’uomo.
L’impatto va ben oltre la competizione; questo roditore è stato classificato tra le 100 specie invasive più dannose al mondo secondo l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). La sua capacità di alterare gli equilibri preesistenti negli habitat dove viene introdotto porta a conseguenze negative su diverse specie. La riduzione della popolazione de scoiattoli rossi ne é solo un esempio; altri piccoli mammiferi insetti possono soffrire della stessa sorte a causa delle modifiche apportate allo stock alimentar disponibile ed alla struttura fisica dell’habitat causata dalla presenza predominante dello scoiattolo grigio
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