Le aquile sono uccelli rapaci che vivono in montagna, noti per la loro forza e capacità di catturare anche animali molto grandi.
Questi uccelli maestosi sono riconosciuti per la loro abilità di volare ad altezze considerevoli e catturare le prede con estrema precisione.
Una delle caratteristiche più impressionanti dell’aquila è la sua vista eccezionale, che le permette di individuare una piccola preda anche a diversi chilometri di distanza. Gli artigli affilatissimi e un becco forte e appuntito completano l’arsenale predatorio dell’aquila, rendendola uno degli uccelli più potenti del mondo.
Le prede (enormi) delle aquile
L’alimentazione delle aquile è varia e dipende in gran parte dalla specie di appartenenza. Si nutrono principalmente di altri animali, sia vivi che morti. Tra i predatori preferiti ci sono i roditori come topolini, arvicole e marmotte; tuttavia, non disdegnano nemmeno lucertole ed insetti.
Inoltre, queste maestose creature si alimentano anche di pecore morte o altri animali da allevamento lasciati nelle montagne dai pastori. A seconda della specie, alcune aquile possono preferire pescare nei fiumi mentre altre si cibano dei frutti degli alberi come bacche ed olive.
Per comprendere meglio le abitudini alimentari delle diverse specie d’aquile, esaminiamo alcuni esempi concreti:
– L’aquila reale ama andare a caccia di marmotte, camosci, stambecchi ed anatre selvatiche.
– L’aquila minore ha invece una dieta basata su insetti notturni come grilli. Ma non disdegna volpi e civette.
– L’aquila dal ciuffo si trova in prevalenza nell’Asia centrale, con una dieta composta prevalentemente da roditori.
Questo è solo un piccolo sguardo su quelle che sono le abitudini alimentari delle aquile, che però può dimostrare quanto sia vasto il loro menù e quanto siano adattabili nel soddisfare le loro necessità nutritive. Insomma, come visto, ci sono aquile che passano dai grilli ai roditori, ed altre che invece si fiondano su prede molto più pesanti ed impegnative come le volpi. Questo può far intendere di quale forza sia dotato questo volatile. Se non avesse artigli affilati, una vista eccezionale ed un becco così forte, molto probabilmente non riuscirebbe a cacciare e potrebbe anche morire di fame.
Sono volatili molto forti e – potenzialmente – pericolosi anche per l’uomo. E’ per questo che gli addestratori devono essere molto preparati su quello che è il loro carattere e muoversi con la massima cautela. Una ‘beccata’ dell’aquila potrebbe lasciare segni indelebili sul volto di un uomo. E’ il caso, dunque, di non sbagliare neanche un passo ed agire con la massima attenzione quando ci si rapporta con un animale del genere.