I serpenti sono creature che suscitano timore e fascino allo stesso tempo. Questi animali, spesso mal compresi, giocano un ruolo cruciale negli ecosistemi naturali e hanno anche un’importanza significativa in campo medico.
In Italia, la presenza di serpenti è notevole, ma solo due specie tra queste sono velenose. Vivono liberamente in natura dove svolgono funzioni ecologiche essenziali.
Contribuiscono, infatti, al controllo delle popolazioni di roditori e altri piccoli animali, evitando così la sovrappopolazione di queste specie che potrebbe portare a danni significativi per l’agricoltura e le foreste. Inoltre, i serpenti sono utilizzati in campo medico per la produzione di sieri antivipera, salvando ogni anno migliaia di vite umane.
Riconoscere i serpenti velenosi: ecco come fare
In Italia si contano moltissimi tipi di serpenti, ma solo due specie rappresentano una minaccia diretta per l’uomo: la Vipera comune (Vipera Berus) e l’Aspis. Entrambe hanno caratteristiche ben precise che le distinguono dagli altri rettili non velenosi.
La vipera comune è diffusa in tutta Italia – ad eccezione delle isole maggiori – ed è facilmente riconoscibile per il suo habitat prediletto: zone montuose o collinari. L’Aspid invece predilige il centro-sud del Paese ed è presente anche nelle isole maggiori.
Per evitare spiacevoli incontri con questi rettili velenosi è fondamentale saperli riconoscere. Le vipere si distinguono per alcune caratteristiche fisiche specifiche come le pupille verticali e una forma triangolare della testa quando si sentono minacciate. Questo aspetto deriva dalla presenza nelle loro bocche di ghiandole velenifere, capaci di iniettare potente veleno alle prede o agli aggressori.
Le dimensioni delle vipere possono variare notevolmente; alcune specie non superano i 70 cm mentre altre possono raggiungere lunghezze ben superiori al metro. Conoscere le caratteristiche di questi animali può essere decisivo durante escursioni o passeggiate nei boschi italiani, dove questi affascinanti ma rispettabili rettili vivono liberamente.
Oltre alle vipere, in Italia esistono altre 9 specie appartenenti alla stessa famiglia che non sono velenose e presentano differenze morfologiche evidenti, come l’assenza di squame sulla testa e pupille rotonde o leggermente ovali, anziché verticali come nelle vipere. Insomma, alla vista di un serpente è sempre consigliabile allontanarsi più rapidamente possibile, al fine di evitare qualsiasi brutto inconveniente. Magari, poi, ad una certa distanza, lo si può osservare per scrutarne ogni caratteristica e capire se si tratti di una vipera o di altre specie non velenose.
Come detto, i serpenti sono animali affascinanti, ma allo stesso tempo pericoloso. E’ raccomandabile agire con cautela nel caso se ne dovesse incontrare uno su un sentiero in montagna. Mai prendere iniziative che possano mettere a rischio la propria vita.