Il pianto del cane è un fenomeno che può preoccupare molti proprietari di animali domestici. Comprendere le ragioni di questo comportamento e sapere come intervenire per calmare il proprio amico a quattro zampe è fondamentale per garantire il suo benessere.
Quando un cucciolo entra a far parte di una nuova famiglia, è normale che possa manifestare segni di disagio attraverso il pianto. Questa reazione è spesso dovuta al processo di adattamento al nuovo ambiente.
I cuccioli, infatti, prima dell’adozione vivono circondati dai fratelli e dalla madre, che si occupano delle loro necessità primarie come sicurezza, cibo e protezione. Il distacco da questo contesto familiare sicuro può generare ansia nel cucciolo, portandolo a piangere.
Perché il cane piange e come intervenire
L’ansia da separazione rappresenta uno dei problemi comportamentali più comuni nei cani. Si verifica quando l’animale sviluppa un attaccamento eccessivo verso il suo proprietario, sentendosi triste, minacciato e stressato in sua assenza. Questa condizione può avere origine già in età precoce se il cucciolo non viene abituato a gestire la solitudine, o magari se la separazione dalla madre avviene troppo presto.
Il pianto può essere anche un modo per il cane di comunicare una specifica richiesta o necessità non soddisfatta, come fame o desiderio di uscire per una passeggiata. In alcuni casi, potrebbe indicare che l’animale non sta ricevendo le cure adeguate oppure soffre di qualche disturbo fisico. Alcuni cani imparano che piangendo ottengono attenzione dal loro umano. Questo comportamento può derivare dalla noia, o dall’apprendimento che piangere porta coccole e cure extra da parte dei loro proprietari.
Affrontare situazioni nuove o stressanti può indurre nel cane reazioni emotive intense tra cui il pianto. Che si tratti della visita dal veterinario o dell’esplorazione dell’acqua per la prima volta, queste esperienze possono generare nervosismo o paura nell’animale.
Per aiutare un cane che piange frequentemente è essenziale assicurarsi che tutte le sue necessità fisiche ed emotive siano soddisfatte adeguatamente: acqua fresca sempre disponibile; alimentazione equilibrata; uno spazio sicuro dove riposarsi; passeggiate regolari; giochi ed esercizi mentalmente stimolanti, sono tutti elementi chiave per migliorarne lo stato d’animo.
Lasciare al cane giocattoli interattivi come i contenitori erogatori di cibo, quando rimane solo in casa, contribuisce ad alleviare la noia e stimola mentalmente l’animale riducendo così episodi frequenti di pianto dovuti all’ansia da separazione o alla mancanza d’attenzione.
Se le paure specifiche sono alla base del comportamento del vostro cane (come timore dei rumori forti), lavorate gradualmente sulla desensibilizzazione agli stimoli temuti utilizzando rinforzi positivi ogni volta che mostra segni d’accettazione verso ciò che precedentemente lo spaventava.
Insegnate al vostro cucciolo – fin dai primissimi mesi – ad essere indipendente ed abituatelo progressivamente a rimanere solo senza ansie né paure, attraversando fasi graduali d’assenza vostra con giochi ed elementi confortevoli intorno. Se i problemi persistono – nonostante gli sforzi fatti in casa – potrebbe essere utile consultare uno specialista del comportamento animale, capace d’intervenire con strategie mirate sulla radice del problema.