I cani, fin dai primi mesi di vita, mostrano un comportamento esplorativo molto marcato che li porta ad usare la bocca per conoscere il mondo che li circonda.
Questo comportamento, assolutamente naturale e istintivo, si manifesta con particolare evidenza nei cuccioli che tendono a mordere e talvolta distruggere oggetti.
Questa fase esplorativa è fondamentale per il loro sviluppo e solitamente si attenua con la crescita. Tuttavia, può capitare che i cuccioli inizino a rubare oggetti di proprietà del loro umano, per poi farli letteralmente a pezzi. È quindi importante comprendere le motivazioni dietro questo comportamento per poter intervenire in modo corretto.
Il cane è un animale naturalmente possessivo verso oggetti o cibo che considera suoi. Questo atteggiamento ha radici profonde nell’istinto del cane. Per questo, quando il cucciolo arriva in una nuova casa e trova resistenza nel prendere oggetti con la bocca dal suo nuovo proprietario, può sentirsi frustrato e derubato, portandolo ad evitare l’interazione diretta per non perdere i suoi “tesori”.
Il furto di oggetti da parte dei cani può essere visto come un tentativo di attirare l’attenzione del proprietario o come continuazione dell’esplorazione istintiva del mondo circostante. Quando il cane scopre che prendendo certi oggetti ottiene una reazione dal suo umano, impara rapidamente a ripetere questo comportamento per stimolare interazioni, anche se ciò significa perdere fiducia nel proprio proprietario.
Quando si tratta di oggetti non particolarmente importanti o preziosi rubati dal cane (come bottiglie di plastica vuote o vecchi giornali), l’approccio migliore consiste nell’ignorarlo completamente. Evitando di dare qualsiasi tipo di attenzione al cane mentre ha in bocca l’oggetto rubato, si riduce l’interesse dell’animale verso lo stesso, fino al suo abbandono spontaneo.
Se invece il cane decide di prendersela con qualcosa di più prezioso come scarpe o giocattoli dei bambini, è necessario agire diversamente senza tuttavia fornirgli attenzione diretta. Distrarre il cane con azioni indirette (come fare rumore con sacchetti) può convincerlo ad abbandonare l’oggetto desiderato, permettendo al proprietario di recuperarlo senza insegnargli comportamenti sbagliati.
In casi dove il cane mette in bocca qualcosa di potenzialmente pericoloso (pezzi di vetro o sostanze tossiche), è vitale intervenire immediatamente offrendo uno scambio: un pezzo del suo cibo preferito in cambio dell’oggetto nocivo. Questo metodo dovrebbe essere riservato esclusivamente alle emergenze, per evitare che diventi una pratica comune incentivata da ricompense alimentari.
Durante le passeggiate è normale che i cani vogliano esplorare prendendo in bocca vari oggetti trovati lungo il cammino. Anche in questi contesti vale la regola generale: ignorarlo brevemente prima d’intervenire, basandosi sulla valutazione della situazione specifica – se l’oggetto raccolto non rappresenta un rischio immediato oppure se necessita d’un intervento urgente.
Se i danneggiamenti avvengono mentre il proprietario è assente indica spesso problemi legati all’ansia da separazione piuttosto che alla pura curiosità esplorativa o possessività istintiva; pertanto, sarà essenziale lavorare sull’insegnamento della gestione della solitudine al proprio amico a quattro zampe.
Attraverso la comprensione delle motivazioni sottostanti ai comportamenti problematici dei cani e applicando strategie mirate ed efficaci basate sul rispetto reciproco, piuttosto che sulla punizione diretta o sull’eccessiva indulgenza, possiamo costruire una convivenza armoniosa ed evitare molti problemi legati alla distruzione degli oggetti domestici.
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