Uno degli errori più comuni tra i neofiti dell’acquariofilia è sicuramente quello di non informarsi adeguatamente prima di procedere con l’acquisto di pesci o piante per il proprio acquario.
Molte persone, mosse dall’entusiasmo e dalla voglia di popolare subito la propria vasca, si affidano ciecamente ai consigli dei negozianti, senza considerare che non tutti hanno a cuore il benessere degli animali o sono sufficientemente informati sulle specifiche esigenze delle varie specie.
Questo può portare all’introduzione in acquario di pesci che non sono adatti alle dimensioni o ai valori chimici dell’acqua, causando stress e problemi sia agli animali sia all’ecosistema acquatico creato.
Un altro errore frequente è quello di non attendere il completamento del ciclo di maturazione dell’acquario prima di introdurre i pesci. Questo periodo, che dura circa un mese, è fondamentale per permettere lo sviluppo delle colonie batteriche benefiche che si occuperanno della trasformazione dei nitriti, sostanze tossiche per i pesci, in nitrati meno nocivi. Introdurre i pesci in una vasca non ancora matura significa esporli a un elevato rischio di avvelenamento da nitriti.
Il terzo errore comune riguarda la manutenzione impropria del filtro. Lavare i materiali filtranti sotto l’acqua corrente può distruggere le preziose colonie batteriche che si sono formate e che sono essenziali per il mantenimento dell’equilibrio biologico nell’acquario. Se necessario pulire questi materiali, è consigliabile farlo utilizzando l’acqua prelevata dall’acquario durante i cambi parziali.
La selezione errata delle piante rappresenta il quarto errore tipico dei principianti. Acquistare specie vegetali esigenti senza avere un impianto CO2 adeguato o una fertilizzazione e illuminazione corrispondenti alle loro necessità, porta inevitabilmente alla loro morte prematura e a una immancabile perdita economica.
L’utilizzo di decorazioni in plastica come piante finte o rocce colorate può essere allettante per chi cerca soluzioni pratiche e a basso costo per abbellire rapidamente l’acquario. Tuttavia, queste decorazioni – oltre ad essere esteticamente discutibili – non offrono alcun beneficio reale agli abitanti della vasca, come invece farebbero le piante vere contribuendo all’ossigenazione dell’ambiente e alla riduzione dei nutrienti in eccesso.
Non monitorare regolarmente i parametri chimici dell’acqua è un errore grave, ma purtroppo comune tra gli appassionati meno esperti. Conoscere valori come pH, KH, GH, NO2 e NO3 è fondamentale per garantire un habitat idoneo ai nostri pesci ed evitare situazioni potenzialmente letali dovute ad esempio ad accumuli tossici.
La mancanza di una manutenzione costante può portare rapidamente al degrado delle condizioni ambientali nell’acquario. Effettuare piccole operazioni frequentemente anziché grandi interventti sporadici aiuta a mantenere stabile l’ambiente acquatico, riducendo lo stress per gli animali presenti.
Sovralimentare i pesciolini sembra essere un gesto d’amore, ma in realtà può causare seri problemi quali obesità nei pesciolini stessi, oltre ad aumentar significativamente il rischio d’inquinamento dell’ambiente acquatico, dovuto al cibo non consumato che si decompone nel substrato.
Il movimento del nastro giallo: mettere sul collare del cane questo colore trasmette un messaggio…
Bonus animali domestici: una novità importante iniziata nel 2024 che consente di risparmiare qualcosina per…
Gli squali vanno via e cambiano "casa" le conseguenze del cambiamento climatico sulle barriere coralline…
Da cosa sono attratte le zanzare e perché pungono proprio noi? No, non è la…
Le Isole Fær Øer sono diventate un campo di battaglia per i cetacei: inutili le…
Animali contano e parlano: la storia di Hans il cavallo matematico e il nuovo studio…