Avrai sicuramente sentito parlare di cani aggressivi e, probabilmente, un po’ meno di gatti aggressivi. Molti veterinari comportamentalisti, sempre più spesso, sono quasi obbligati a dare spiegazioni chiare a tal proposito.
Anche i nostri amici felini possono presentare problemi di aggressività impulsiva e incontrollata nei confronti del proprietario o dei membri della famiglia. Ma quali sono le cause di tale comportamento?
Le motivazioni alla base dell’aggressività dei gatti possono essere molteplici e variano da cause fisiche a cause comportamentali.
Tra le cause fisiche si può citare l’ipertiroidismo, una condizione in cui la ghiandola tiroide ha un’attività più intensa rispetto al normale. Questo squilibrio può influenzare negativamente il comportamento del gatto rendendolo più irascibile e aggressivo. Altre cause fisiche includono il dolore dovuto a problemi ortopedici o a disturbi come la cistite, che possono rendere il gatto più reattivo ed irritabile.
Per quanto riguarda le cause comportamentali, queste sono altrettanto variegate. Possono derivare dalla costrizione degli spazi domestici in cui il gatto non riesce ad adattarsi completamente, vivendo così in uno stato di stress cronico che alimenta l’aggressività. La convivenza forzata con altri animali o membri della famiglia non accettati dal felino può anch’essa sfociare in comportamenti aggressivi. Inoltre, problematiche legate allo sviluppo comportamentale errato o alla mancanza di socializzazione nelle prime settimane di vita possono portare a un’aggressività dettata dalla paura.
Un errore comune nella gestione dell’aggressività felina è reagire con altrettanta aggressività; questo approccio non fa altro che aggravare lo stress del gatto senza affrontarne le vere cause sottostanti. Un altro errore frequente è trascurare la visita dal veterinario per comprendere appieno le motivazioni del comportamento aggressivo del proprio animale.
Come primo intervento immediato nel gestire un gatto aggressivo si consiglia di evitare situazioni potenzialmente provocatorie: se il tuo micio sembra desideroso delle tue attenzioni, ma è sdraiato tranquillo sul divano, potrebbe essere meglio invitarlo a raggiungerti piuttosto che disturbalo nel suo riposo. È importante anche imparare a riconoscere i segnali premonitori dell’irritazione o dell’intolleranza alle coccole come le orecchie appiattite all’indietro o la dilatazione delle pupille.
Identificando accuratamente le cause scatenanti l’aggressività – sia fisiche che comportamentali – si può lavorare efficacemente verso una soluzione duratura al problema. Spesso, ciò richiede l’intervento combinato del veterinario curante e possibilmente di un veterinario specializzato in etologia (comportamento animale), soprattutto quando la situazione appare complessa.
Interpretando correttamente l’aggressività come manifestazione estrema finalizzata alla salvaguardia personale, piuttosto che come sfida diretta ai proprietari, sarà possibile avviarsi su un percorso costruttivo volto al benessere psicofisico del nostro amico felino. Comprendere ed affrontare l’aggressività nei nostri amici felini richiede pazienza, empatia e spesso il supporto professionale dei medici veterinari specializzati nel comportamento animale, al fine di garantire una convivenza serena ed equilibrata tra noi umani ed i nostri compagni animali.
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