Le tartarughe d’acqua sono sicuramente tra gli animali più belli ed affascinanti del pianeta. Benché longeve ed affascinanti, come tutti gli esseri viventi, sono soggette a malattie.
Una delle patologie più gravi e frequenti che possono colpire queste tartarughe è la polmonite. Questa malattia può essere particolarmente pericolosa, portando anche alla morte se non trattata tempestivamente.
La struttura anatomica dei polmoni delle tartarughe è molto importante e influisce sulla frequenza con cui queste creature soffrono di polmonite. I loro polmoni sono completamente attraversati dai bronchi, il che significa che una volta che l’infezione si insedia, tende a diffondersi rapidamente in tutto il lobo polmonare senza essere circoscritta. Questo aspetto anatomico rende le tartarughe particolarmente vulnerabili alla malattia.
Inoltre, fattori ambientali come sbalzi di temperatura tra l’ambiente acquatico e quello esterno o correnti d’aria fredde possono contribuire allo sviluppo della polmonite. Un esempio tipico è posizionare l’acquario sotto una finestra aperta o non dotarlo di un adeguato sistema di riscaldamento.
Polmonite nelle tartarughe d’acqua: come riconoscerla ed intervenire
Riconoscere i sintomi della polmonite nelle tartarughe d’acqua è fondamentale per intervenire tempestivamente. Tra i segnali a cui prestare attenzione vi sono:
– Difficoltà respiratorie: le tartarughe affette da polmonite fanno fatica a respirare; spesso cercano di prendere ampi respiri fuori dall’acqua.
– Letargia: mostrano scarsa energia e passano molto tempo a dormire.
– Inappetenza: la riduzione dell’appetito è un altro campanello d’allarme importante.
– Problemi nel nuoto: se la tartaruga tende ad inclinarsi su un fianco mentre nuota o se scende sul fondo in modo irregolare, potrebbe essere un indicatore di problemi ai polmoni.
– Sibili respiratori: rumori simili a sibili provenienti dalla bocca durante il tentativo di respirare sono sintomi preoccupanti.
Un aspetto critico da considerare è la contagiosità della polmonite tra le tartarughe conviventi nello stesso ambiente acquatico. Al primo sospetto o alla comparsa dei primi sintomi in una delle vostre tartarughe, è fondamentale isolarla dalle altre per evitare la diffusione dell’infezione.
Al manifestarsi dei primissimi sintomi sopra descritti, alcuni interventi immediati possono aiutare nell’affrontare la situazione:
1. Aumento della temperatura dell’acqua: portando la temperatura dell’acqua da 26-27°C a circa 28°C si può stimolare il sistema immunitario delle tartarughe.
2. Osservazione attenta: monitorate attentamente lo stato di salute generale e comportamentale della vostra tartaruga.
3. Consultazione veterinaria: è imprescindibile rivolgersi quanto prima a un veterinario (specializzato in rettili) per ottenere una diagnosi accurata e avviare il trattamento più adeguato, che potrebbe includere terapie antibiotiche specifiche o altri interventi come aerosol terapeutici.
La prevenzione gioca sempre un ruolo chiave nella salute delle nostre amiche testuggini: mantenere stabile la qualità dell’ambiente acquatico ed evitare sbalzi termici improvvisi può ridurre significativamente il rischio di malattie come la polmonite.