Il pelo degli animali domestici rappresenta un notevole problema per molte persone, che spesso vivono senza sapere nulla della propria allergia.
L’allergia può manifestarsi in vari modi, con sintomi di diversa gravità. Non accade raramente, infatti, che soggetti ignari di essere allergici, convivano con i loro amici a quattro zampe.
L’allergia al pelo degli animali domestici si può presentare sotto diverse forme: starnuti ripetuti, tosse persistente, prurito agli occhi e alla gola sono solo alcuni dei segnali più frequenti. In casi più severi, possono verificarsi crisi asmatiche o episodi di rinite particolarmente intensi.
Per diagnosticare questa allergia esistono test specifici, effettuabili in centri diagnostici specializzati. Esiste però anche un metodo casalingo, semplice ma efficace: strofinando un panno umido sul dorso dell’animale e lasciandolo asciugare all’esterno. Se dopo poco tempo, il panno mostra un sottile strato biancastro, significa che l’animale ha diffuso nell’aria residui cutanei responsabili dell’allergia; a quel punto, sorge la necessità di adottare misure appropriate.
Nel caso in cui non sia possibile reperire una nuova casa per l’amico peloso, è fondamentale cercare di limitare il contatto con gli allergeni attraverso la pulizia frequente dell’animale con prodotti adeguati (sconsigliato l’utilizzo del nostro shampoo), la pulizia regolare degli ambienti domestici mediante aspirapolvere dotati di filtri specializzati ed arieggiando bene ogni stanza.
Per chi soffre d’allergie, ma non vuole rinunciare alla compagnia degli animali ci sono alcune razze meno problematiche come i gatti sphynx che non perdono pelo. Gli uccelli, inoltre, possono essere una valida alternativa perché hanno le piume. In presenza di un animale domestico, ma con il sospetto di essere allergici, è bene consultare uno specialista oppure ricorrere ai test fai da te disponibili in farmacia. Sarebbe preferibile sottoporsi ad un test allergico prima di adottare un cane, in modo da non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Comunque, se ormai ci si trova nella posizione in cui il gioco è fatto, si può sempre correre ai ripari.
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