Quando ci si imbatte in un animale randagio per strada, è importante sapere come comportarsi, soprattutto se l’animale appare in difficoltà.
La prima regola è sempre quella di cercare di offrire aiuto, mantenendo però la sicurezza sia propria che dell’animale. Se è in grado di muoversi e non sembra essere in pericolo immediato, il passo successivo consiste nel contattare il servizio veterinario locale o il canile comunale. Questa azione permette di intervenire nella maniera più sicura e adeguata, evitando rischi sia per chi trova l’animale sia per l’animale stesso.
Nel caso si riesca ad avvicinarsi all’animale e a prenderlo con sé senza problemi, è fondamentale contattare subito le autorità competenti. L’obiettivo è verificare la presenza di un microchip che possa identificare il proprietario dell’animale. Se non viene trovato alcun identificativo, si può optare per tenere temporaneamente l’animale presso la propria abitazione fino a una sua eventuale adozione.
Prima di introdurre l’animale nel proprio ambiente domestico, è cruciale effettuare una visita medica veterinaria. Questo controllo ha lo scopo principali di accertarsi sullo stato di salute generale dell’animale e sulla presenza o meno di malattie trasmissibili all’uomo o ad altri animali domestici. Inoltre, durante la visita sarà possibile stimarne anche l’età e ricevere consigli utili su come prendersene cura al meglio.
Dal 2017 in Italia è obbligatorio che i gatti siano dotati di microchip d’identificazione del proprietario. Se ci si imbatte in un gatto randagio munito di tale dispositivo, la procedura da seguire cambia leggermente rispetto a quella descritta precedentemente. In questo caso specifico, infatti, bisogna recarsi presso uno studio veterinario o rivolgersi alle autorità locali (come i vigili urbani), dove tramite appositi lettori scannerizzanti sarà possibile risalire ai dati anagrafici del proprietario dello smarrito felino.
Una volta individuato il legittimo proprietario del gatto smarrito spetterà a lui decidere se riportarlo a casa oppure affidarlo alla persona che lo ha trovato. Non raramente gli animali tendono a scappare da casa ed i loro padroni hanno non poche difficoltà nel ritrovarli; possono essere spaventati dall’ambiente circostante o semplicemente disorientati.
Offrirsi volontariamente per cercare insieme al legittimo proprietario nelle zone vicine al luogo del ritrovamento può essere d’aiuto, così come ospitarlo temporaneamente fino alla riacquisizione della fiducia nei confronti del suo padrone. Nel raro caso in cui il proprietario decida volontariamente di affidarlo alla persona che lo ha trovato senza volerlo riprendere con sé diventa responsabilità di quest’ultima occuparsi dell’accudimento, fino all’avvenuta adozione ufficiale seguendo le procedure previste dalla normativa vigente sul randagismo.
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