I panda sono conosciuti per la loro pigrizia, ma è davvero così? Una ricerca scientifica svela un’incredibile curiosità.
I panda sono animali molto apprezzati perché nell’immaginario collettivo, a dispetto della loro stanza e dei loro denti aguzzi, risultano animali docili e suscitano tenerezza. Tuttavia c’è stato un tempo in cui i panda erano carnivori e, dunque, predatori a tutti gli effetti.
Con il passare del tempo la loro dieta si è modificata fino a diventare completamente vegetariana. Questa transazione è avvenuta a causa della loro nota pigrizia. Questo aspetto che contraddistingue da sempre i panda, permette a questi animali di consumare pochissima energia rispetto ad altri esseri viventi della stessa stanza. Di conseguenza, il basso fabbisogno energetico ha contribuito al cambio di alimentazione.
Il panda è un animale vegetariano al 100%, ma c’è stato un tempo in cui si nutriva anche di carne. Tuttavia, i loro stile di vita gli porta a consumare pochissime energie giornaliere, per questo motivo riescono a provvedere al fabbisogno quotidiano senza aver bisogno di carne nella loro alimentazione.
In pratica, è la pigrizia che ha trasformato questi predatori in erbivori. Nell’immaginario collettivo il panda è un animale particolarmente indolente e molle, tanto da risultare una sorta di orsacchiotto da coccolare.
E in effetti, questi animali non hanno alcuna intenzione di smentire questa convinzione. Ma perché sono così pigri? Un recente studio scientifico condotto dalla Chinese Academy of Sciences di Pechino, che per un anno intero ha osservato cinque esemplari di panda giganti, ha scoperto che questi mammiferi spendono ogni giorno circa il 38% di energia rispetto ad altri animali della stessa stanza.
Tutto ciò confermato che questi animali hanno l’abitudine di muoversi davvero poco, sia in cattività che in natura. Inoltre, gli spostamenti avvengono ad una velocità ridotta di circa 15,5 metri orari. Tutto ciò comporta un basso dispendio energetico che gli permette di avere una dieta ipocalorica a base di bambù, senza che gli manchino le forze.
Allo stesso tempo, il panda ha un metabolismo particolarmente lento che gli permette di risparmiare ulteriore energia. Ecco perché riescono a farsi bastare la dieta a base di bambù che digeriscono solo per il 17%. In pratica: è un animale con un’ottima efficienza energetica.
Come accade nella maggior parte dei mammiferi l’attività del metabolismo è gestita dalla tiroide. Nei panda questa ghiandola produce bassi livelli di ormoni a causa di una mutazione genetica avvenuta nel corso dei secoli.
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