Curiosità

I nostri amici a 4 zampe sono troppo avanti: i cani sanno riconoscere le persone cattive e se ne stanno alla larga

Quante volte avete sentito dire che i cani fiutano le persone cattive? Ora a confermarlo è stata la scienza. Lo studio.

Si è soliti dire che i cani siano in grado di accorgersi dell’intento malevolo di alcune persone, riuscendo dunque a starne alla larga. Sulla base di queste considerazioni, gli esperti hanno condotto uno studio per verificarne l’attendibilità. La ricerca ha analizzato le interazioni tra i cani, i loro tutori e alcuni soggetti terzi chiamati “sperimentatori”. Questi ultimi potevano scegliere di aiutare o di non aiutare i tutori dei cani ad aprire un barattolo, offrendo poi ai cuccioli un biscottino.

I cani si accorgono della cattiveria di alcune persone?
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È emerso chiaramente che i cani hanno accettato il premio soltanto dagli sperimentatori che si sono dimostrati collaborativi, la ricerca ha dunque dimostrato che sono in grado di intuire le intenzioni degli umani. Proprio come avviene negli esseri umani anche i cani hanno la cosiddetta intuizione che gli consente di interpretare i gesti degli altri al fine di proteggersi e di tutelarsi da eventuali minacce. Il genere umano votato alla razionalità ha disincentivato l’uso del cosiddetto sesto senso, meglio conosciuto come istinto a favore del ragionamento ma, alcuni ingranaggi ancestrali restano attivi seppur apparentemente “dormienti”.

I cani “fiutano” le persone cattive

Si tratta di un vero e proprio sistema di allarme che si attiva in situazioni ambigue e, dunque potenzialmente pericolose. Proprio come avviene per la specie umana ciò si verifica anche per quella canina. Lo studio condotto dalla Kyoto University ha finalmente chiarito il punto, i risultati sono inequivocabili: i cani fiutano le persone con intenti malevoli e si tengono alla larga da loro.

I cani prendono le distanze dai cattivi!
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Il motivo non è soltanto legato all’istinto di sopravvivenza ma anche alla natura propriamente e collaborativa del cane, che sin dagli albori ha vissuto in gruppo. Per questo i nostri amici a quattro zampe sviluppano dei legami di attaccamento molto forti con la famiglia creando una “società collaborativa”, così come l’hanno definita i ricercatori.

Si tratta di un sistema organizzativo degli umani ma anche dei cani e dei primati in generale. Il cane dunque non è soltanto un animale di compagnia ma un vero e proprio membro del nucleo familiare, ragion per cui è volto alla tutela e alla cura di ciascuna appartenente, allontanando ogni possibile minaccia esterna. Se dunque il vostro cane dovesse apparire stranamente diffidente nei confronti di un soggetto terzo prestate la dovuta attenzione e fidatevi del suo istinto, sta cercando soltanto di mettervi al riparo da possibili sofferenze.

Barbara Leotta

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