Ricercatori sotto shock per via di un incredibile avvistamento nei mari italiani: la notizia fa paura, ma si tratta di un buon segnale.
In un momento storico in cui sono in tema di ambiente e fauna sono molte di più le cattive notizie, un recente avvistamento nei mari italiani fa tornare a brillare la speranza. Sapete già che cosa è successo? I ricercatori hanno fatto un incredibile avvistamento lungo le acque della nostra Penisola.
Secondo gli esperti si tratterebbe di un buon segnale, tuttavia fra la popolazione si sarebbero subito diffuse ansia e preoccupazione per via delle dimensioni considerevoli della specie avvistata. Scopriamo subito che cosa è successo e perché l’opinione pubblica è divisa a proposito di questa notizia.
Come abbiamo anticipato poco fa, è stata recentemente avvistata una specie marina di grandi dimensioni lunghe le coste italiane. La notizia ha subito destato stupore ed anche qualche sospetto.
Protagonista dell’incredibile avvistamento nelle acque del Golfo di Trieste è di fatto uno squalo elefante lungo otto metri. L’animale sarebbe stato visto nel tratto di mare fra Santa Croce e Marina di Aurisina ed avrebbe subito attirato l’attenzione dei media.
Gli esperti hanno voluto rassicurare la popolazione facendo sapere che a dispetto della sua mole, il Cetorhinus maximus (nome scientifico dello squalo elefante) è un pesce cartilagineo innocuo per l’essere umano. “Sebbene le sue dimensioni possano fare impressione il cetorino si nutre esclusivamente di plancton e in minima parte di piccoli pesci. Quello che deve preoccuparci è la sua conservazione”.
Il suo ritorno nei mari italiani deve essere infatti considerato indice di buona salute dell’ecosistema. Si ricorda a tal proposito che lo squalo elefante è una specie protetta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Ad annunciare l’avvistamento sono stati gli esperti dell’Area Marina Protetta Miramare, che hanno soprannominato l’esemplare Cetorino, proprio per via del nome scientifico Cetorhinus maximus. “È una splendida notizia per il Golfo di Trieste e per la sua biodiversità”. Hanno commentato i ricercatori.
“Dà segni di speranza per specie che sono sempre più minacciate in tutto il Mediterraneo”. Hanno aggiunto subito dopo. “L’avvistamento dell’esemplare ci è stato segnalato nei giorni scorsi e la specie è stata confermata dai nostri esperti“. Ha infine concluso l’Area Marina Protetta Miramare. Gli esperti hanno inoltre confermato che si è trattato di un avvistamento raro, dal momento che l’ultimo risale all’ormai lontano 2015 sempre nelle acque di Duino.
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