Allerta massima anche in Italia dopo le prime morti. Le istituzioni sanitarie mettono in guardia la popolazione, fondamentale la prevenzione.
“I Paesi interessati hanno implementato indagini epidemiologiche per identificare potenziali esposizioni e cluster di casi”, si legge nella nota pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per segnalare la rapida diffusione della psittacosi anche in Europa. Per evitare scenari apocalittici come quelli già vissuti a causa del COVID, l’OMS continua a monitorare attentamente la situazione.
A essere colpiti sono animali domestici che in tantissimi possiedono, proprio per questo motivo c’è preoccupazione per eventuali infezioni nell’uomo. Il trend risulterebbe in crescita, una curva che continua a salire pericolosamente dalla fine del 2023 – in particolare, i picchi si sono registrati tra novembre e dicembre. “Nell’uomo può provocare forme gravi che portano alla morte”, spiega il virologo Fabrizio Pregliasco ai microfoni di Adnkronos Salute.
Finora erano stati solamente alcuni Paesi dell’Unione europea a segnalare casi di psittacosi – su tutti Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi – poi più o meno in tutte le nazioni si sono registrate infezioni. Al momento, le morti accertate sarebbero cinque ma il numero è destinato a crescere nelle prossime settimane. L’OMS lancia l’allerta, soprattutto perché questa malattia respiratoria colpisce volatili che in tanti hanno scelto come animali domestici.
Il virus che infetta canarini, passeri, colombi e pappagalli di solito provoca una polmonite abbastanza seria; per quanto concerne la trasmissione all’uomo avviene per mezzo delle secrezioni dei volatili – di solito si verifica negli individui a stretto contatto con essi, ad esempio veterinari e giardinieri.
Almeno per ora, in Italia riguarderebbe solamente le specie selvatiche e “in modo sporadico”, come spiega Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) ad Adnkronos.
Parlando dei rischi di una possibile epidemia, invece, il virologo Fabrizio Pregliasco sottolinea l’importanza del monitoraggio: “È la lezione che COVID ci ha insegnato: comunicazione, attenzione, responsabilità e ‘preoccupazione’ nel senso letterale di ‘occuparci prima’ di possibili pericoli futuri”. La raccomandazione per chi possiede volatili in casa è di “osservarli se stanno male soprattutto non toccarli”, stessa cosa vale per gli esemplari che si incontrano per strada o nei parchi.
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