La sindrome del cervo zombie si riscontra nei cervi e negli alci, ma molte persone si chiedono se anche il loro cane è a rischio.
La malattia definita “sindrome del cervo zombie” è caratteristica degli animali da caccia, come i cervi. Questa patologia è ciò che i biologi descrivono come un prione, un catalizzatore di malattie infettive.
Poiché è noto che i prioni passano da una specie all’altra (un cervo infetto espelle i rifiuti in un pascolo dove si nutrono le mucche), i proprietari di animali domestici potrebbero chiedersi se anche il loro cane è a rischio di contrarre questa malattia infettiva mortale. Di seguito, scopriamo cosa hanno rivelato i virologi.
Non sono stati segnalati casi di cani e gatti affetti da sindrome del cervo zombie. Tuttavia, alcuni proprietari di animali domestici, in particolare nelle zone rurali degli stati con un’elevata attività della malattia, hanno espresso preoccupazione sulla possibilità che il loro cane possa contrarre la malattia ingerendo la carne di un animale morto e infetto.
Fortunatamente, i virologi notano che questa malattia da prioni non è attualmente in grado di trasmettersi ai cani. Man mano che la sindrome progredisce, potrebbe evolversi, modificando i suoi filamenti, rendendo potenzialmente possibile ad altre specie di acquisirla.
Per questo motivo, molti veterinari consigliano ai proprietari di cani di diffidare degli animali infetti, vivi o morti, che entrano in stretto contatto con il loro animale domestico. È dunque altamente improbabile che i sintomi che si possono riscontrare nel proprio animale siano collegati alla malattia. Nei cervi e negli alci, alcuni segni di infezione comprendono movimenti nervosi o ansiosi, salivazione eccessiva, digrignamento della mascella. In alcuni casi potrebbe notarsi un aspetto gravemente emaciato e testa e orecchie cadenti.
Poiché la malattia colpisce la funzione del cervello, la disfunzione neurologica o del sistema nervoso nel tuo animale domestico può assomigliare molto ai sintomi di questa malattia da prioni. Nel caso di questa patologia, il catalizzatore iniziale è una sorta di proteina che si forma nel corpo dal tessuto cellulare. Questo si chiama prione e la sua anomalia è che inizia a infettare e distruggere il corpo dall’interno. I prioni “vivono” nel sistema nervoso, il che spiega i principali sintomi della malattia. Una volta che questo animale viene infettato, diventa contagioso, diffondendo la malattia con i suoi rifiuti, la decomposizione corporea e l’interazione con altri animali della sua specie.
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