La malattia renale nei gatti può essere subdola da identificare e trattare, per questo bisogna individuare i sintomi iniziali.
Avere sempre massima attenzione verso l’animale domestico è importante, questo perché consente di apprezzare immediatamente minime variazioni che possono essere del tutto innocue o campanelli d’allarme più importanti.
I gatti sono molto abitudinari e hanno comunque un loro comportamento e temperamento, non cambiano all’improvviso, a meno che non ci sia un comportamento specifico che determina questa “necessità” o una particolare condizione fisica.
Le malattie renali nei gatti possono essere molto gravose e portare a conseguenze severe per l’animale, per questo individuare i primi sintomi vuol dire avere maggiori possibilità di ottenere terapie adeguate e quindi una piena risoluzione della patologia.
I sintomi immediati sono sicuramente relativi al pelo: quando questo cambia, diventa opaco e quasi strano anche ad occhio nudo. Vuol dire che c’è qualcosa che ne altera la composizione. Il pelo negli animali è sintomatico di qualcosa che non va, quando è bello vuol dire che stanno bene, sono ben nutriti e non hanno problemi, quando invece si trasforma e peggiora ci sono problematiche da individuare.
La malattia renale è una causa molto frequente di morte per il gatto, per questo è così rischiosa e l’unica cosa possibile è la prevenzione. Ci sono infatti diverse cause che possono portare a un danno renale come ipertensione, rene policistico, linfoma, infezioni, ma sono veramente tantissime. La conseguenza nel tempo è che si determini l’insufficienza renale e quindi una situazione molto grave.
I sintomi da riconoscere, oltre al pelo spento, sono: dimagrimento improvviso e importante, gatto che beve spesso e fa molta pipì, ulcere in bocca, inappetenza. Se il mantello è qualcosa che si può percepire subito, gli altri sintomi spesso passano inosservati. Un gatto che non mangia più con appetito, che magari non fa più attività, non gioca, non ha voglia di stare con gli altri o uscire, sono comunque delle situazioni anomale che sono anche evidenza di un problema. Soprattutto quando ci sono delle variazioni.
Più che focalizzarsi quindi sul sintomo stesso è importante notare se qualcosa cambia, quindi osservare sempre il gatto periodicamente, fare visite di controllo con cadenza regolare presso il veterinario e attenersi a tutto ciò che è possibile fare per prevenire il problema. I gatti non hanno facoltà di parola ma comunicano ugualmente, in maniera diversa. Quindi è onere di chi ne gestisce il quotidiano imparare a leggere questi segnali e prendersene cura.
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