Perché il nostro amico peloso quando sente approssimarsi la sua ora si allontana da noi, che lo abbiamo allevato e curato?
Il modo di rapportarsi del gatto col suo umano lo sappiamo è ben diverso da quello del cane, gli antenati del cane, in natura vivevano in branco e rispettavano la gerarchia, poiché in questo modo si assicuravano il cibo cacciando, il gatto è un felino, e come tale caccia da solo è autonomo e indipendente, si affeziona al suo umano, ma è capace anche di starsene per conto suo in un’altra stanza, se per caso ci sono ospiti in casa e non ha voglia di “socializzare”. Fondamentalmente queste sono le caratteristiche che ce lo fanno amare o detestare.
Quella sensazione di parità con cui tratta l’umano, quasi a volergli dire che non dipende affatto da lui, anche se lo nutre e lo cura, ma solo perché gli fa piacere condividere la vita con lui, come due amici di lunga data che sono lì ognuno per l’altro. Un gatto non farà mai gli occhioni supplichevoli del nostro Fido per avere un boccone di cibo, ma magari farà notare con disappunto che siamo in ritardo per i croccantini della sera.
Dove si nascondono i gatti quando sentono di stare per morire
I nostri animali, ci insegnano tanto riguardo la vita e anche quando si approssima per loro il momento di andare via hanno atteggiamenti completamenti opposti: il cane desidera che il suo umano stia accanto a lui fino all’ultimo, non si sa se percepisca la fine, o perché si sente molto debole e dolorante e perciò vuole essere protetto da noi che gli stiamo sempre vicino da quando era un cucciolo; il nostro gatto, se abituato libero di passeggiare nel quartiere, potrebbe allontanarsi e non tornare più e ciò potrebbe oltre che addolorarci anche un po’ offenderci, come se non fossimo importanti per lui, dopoché lo abbiamo adottato e curato da tanti anni, pensando che si fosse affezionato.
Questo perché tendiamo ad antropomorfizzare i comportamenti dei nostri animali, che seguono invece le regole della natura ben più radicate nel loro DNA: il gatto è un felino e quindi se si sente debole, può diventare una preda per i suoi nemici, probabilmente non ha coscienza della fine, ma sarà anziano, debilitato, magari senza denti o forse sofferente per quel dolore, che ritiene provenire dall’ambiente circostante e spaventato si nasconde, magari nel capanno degli attrezzi o in un luogo isolato e tranquillo in attesa di guarire e poter tornare alla sua vita e alla nostra casa, quindi non è disinteresse verso di noi, ma solo cercare di evitare quella minaccia che incombe su di lui e che qualche volta non lo farà tornare.