A mali estremi estremi rimedi: ecco l’ultima originale trovata contro il proliferare dei piccioni in città.
La notizia suona talmente stravagante e inusitata da passare per una barzelletta, ma è vera che più vera non si può: Bruxelles ha deciso di controllare il tasso di nascita dei piccioni in città – in vertiginoso aumento, come del resto in molte altre realtà, Italia compresa – grazie a un nuovo metodo. Ovvero ricorrendo a dei “contraccettivi per uccelli”. Vediamo nei dettagli l’ultima mossa della capitale del Belgio.
Sgombriamo subito il campo dalle obiezioni degli scettici: dati e immagini alla mano, il metodo funziona. Nel senso che da quando Bruxelles ha optato per questa soluzione il numero di esemplari si è effettivamente ridotto. E i benefici della “stretta” sulla riproduzione incontrollata della specie si toccano con mano, dalla pulizia delle strade all’igiene pubblica (come sappiamo, questi volatili possono anche essere veicolo di pericolose malattie).
In realtà, il metodo della “contraccezione” dei piccioni è applicato già da anni in quel di Bruxelles, come spiega il sito internet ufficiale dell’amministrazione comunale, che dedica addirittura un’intera pagina all’argomento. Nel concreto, il rimedio consiste nella distribuzione di chicchi di mais trattati con un particolare farmaco che impedisce al piccione di riprodursi. Visto che nella capitale belga (come altrove) uccidere o catturare piccioni è vietato, si è optato per una soluzione meno più indolore e sostenibile.
Anche se qualche animalista storce il naso, le dosi del medicinale somministrato assieme al mais sono state calibrate con attenzione dai veterinari e determinate sulla base della popolazione di piccioni in loco. E le autorità cittadine assicurano che non ci sono rischi per gli altri animali del territorio. Anche se i chicchi contraccettivi si disperdessero nell’ambiente, gli altri uccelli dovrebbero mangiarli tutti i giorni per incorrere in effetti collaterali. Ma il rischio sarebbe comunque remoto, dato che cince, passeri e altre specie non si cibano di mais. Idem per cani e gatti: dovrebbero consumare un’intera razione ogni giorno per accusare i sintomi.
E così, a Bruxelles il progetto – partito nell’autunno del 2019, quando la popolazione di piccioni era di circa 250 esemplari – ha garantito una riduzione del 50% degli esemplari già nell’estate 2020. Ma la pioniera è stata Barcellona, dove dal 2017 la popolazione di questi volatili è stata ridotta del 60%, con 44 distributori dislocati in tutta la città già nel 2022.
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