Cane in rifugio rischia la morte: ecco cosa fa la donna per salvarlo dal tragico destino

Il suo destino sembrava già scritto, ma una donna ha fatto di tutto per tentare di salvarlo. La tragica storia di un cane ha emozionato tutti

Ogni amante del mondo animale sa bene quanto possa esser pesante ascoltare determinate notizie in merito a questi tenerissimi e simpatici esseri viventi. I cani sono sempre al centro dell’attenzione dei media perché sono divenuti parte integrante della società sin a partire dai tempi più remoti e oggi ve ne sono circa 900 milioni al mondo.

Non tutti, però, purtroppo riescono a trovare delle persone che riescano ad accudirli nel migliore dei modi e, talvolta, alcuni esseri umani decidono di abbandonarli. Il periodo post-pandemico è stato brutale per questa specie di animali domestici, giacché la crisi economica che ne è scaturita ha portato diverse persone ad abbandonarli al loro tristissimo destino.

Mancanza di monitoraggio, controlli e regolamentazioni sembrano ancora poco adatti alla gestione totale dei cani in strada e che riversano nei rifugi. Nel 2022, il numero di cani vaganti in tutta Italia oscilla fra le 400 e i 700 mila unità, mentre quelli randagi fra le 200 e le 350 mila. L’abbandono nel nostro Paese è aumentato del 43% nel 2022 in confronto al periodo pre-pandemico, ossia il 2020. Fortunatamente, in Italia non esiste più la possibilità di abbattimento dovuto ai lunghi periodi di detenzione nei rifugi, per fare spazio ai nuovi, ma non è ovunque così.

Il cane rischia la morte in quel rifugio: salvo grazie a lei

La storia che vogliamo raccontarvi oggi arriva direttamente dagli Stati Uniti, dove anche lì il problema del randagismo è molto grave. L’opera di migliaia di volontari e animalisti sta facendo di tutto per poter ovviare alla soppressione degli animali all’interno dei rifugi, a meno che, come in Italia, non siano affetti da malattie gravissime e incurabili o siano pericolosissimi per il prossimo (di cui il grado di pericolosità e di precisione in fase di giudizio è in forte discussione).

Stando ai dati del sito bestfriends.org, negli States il numero di animali soppressi all’anno è diminuito drasticamente negli ultimi anni, andando a scendere anche sotto il milione, con circa 800 mila animali morti in rifugio (2.200 cani e gatti circa uccisi quotidianamente). 

Vittima di questo sistema che vede obbligare alcuni rifugi a fare spazio ai nuovi venuti è stato Tanner, il quale era stato condannato a morte dall’amministrazione di Huston, in Texas. Una donna, però, di nome Madeline Garvis Smith, è riuscita a salvarlo grazie al suo intervento repentino e noi ne siamo felicissimi. Lei è solita svolgere attività del genere su animali con storie terrificanti di questo tipo e questa volta è riuscita a trovargli una casa ponendo un annuncio sul web. “Ha salutato i membri dello staff abbracciandoli”, ha affermato la donna in un’intervista (wamiz.com).