Alcune piante possono avere un impatto benefico negli ambienti dove si trovano animali domestici e sono quindi una scelta consigliata.
Non è una novità che piante e fiori abbiano un influsso positivo sullo spazio abitativo, questo riguarda ogni soggetto che si trovi a vivere al suo interno, quindi non solo persone ma anche animali. Questo perché hanno la capacità di ripulire l’aria, eliminare le scorie ma anche aiutare indirettamente l’organismo a vivere meglio.
Le piante non hanno funzionamento diretto solo sulla qualità dell’aria, quindi sull’ossigenazione. Ma inducono anche un effetto calmante che è fondamentale quando si pensa ad un ambiente che viene vissuto ogni giorno.
Avere piante in casa è fondamentale, non solo perché arredano e sono di gran lunga una scelta eccellente per personalizzare lo spazio ma anche, e soprattutto, migliorare la vivibilità interna e il comfort ambientale quando ci sono amici pelosi.
Tra le migliori da scegliere in questo senso ci sono: violette africane, tillandsia (pianta dell’aria), ortiche, salvia, basilico, amarillide, timo, alsobia, fiore di rossetto, calatea, orchidea. Queste tipologie non tossiche sono ideali in un ambiente con animali domestici. Anche se annusate o mangiate dallo stesso, non vi sono pericoli per la vita.
Un errore comune quando si ha un cane o un gatto in casa è scegliere tipologie di piante che non possono essere tenute in un ambiente a contatto diretto con gli animali. Il tutto senza contare poi che vi sono piante che sono veramente pericolose, questo vuol dire che ingerirne piccole quantità per l’animale diventa mortale. Il problema è che si tratta di piante molto comuni che sono diffuse in casa e negli ambienti come giardini e terrazzi e che possono rivelarsi mortali per gli amici pelosi.
Scegliere la pianta giusta consente anche di andare a ripulire l’aria, e quindi migliorarla soprattutto da acari della polvere e scorie che si depositano sempre sugli elementi di arredo. Le piante andrebbero tenute comunque ad un’altezza idonea. In questo modo la purificazione è sicuramente ottimale ma si evita il contatto diretto con il cane e il gatto. In questo caso il problema è soprattutto per i felini che tendono a essere molto curiosi e mangiare le piante, nei casi più ostinati non c’è comunque pericolo.
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