Gli esperti lanciano l’allarme sull’utilizzo dei detersivi per pavimenti che potrebbero colpire la salute degli animali domestici.
I detergenti chimici utilizzati in casa hanno sicuramente un impatto sull’eliminazione di germi e batteri ma non solo, soprattutto quando ci sono animali che circolano in quello spazio e ne entrano, inevitabilmente, a contatto.
L’obiettivo dei padroni è sicuramente quello di mantenere gli ambienti puliti e igienizzati ma il problema è che bisogna scegliere i prodotti giusti se non si vuole inficiare la salute degli animali domestici. L’alto rischio che si corre è addirittura quello di rischiare di avvelenare o intossicare i piccoli pelosetti di casa.
Allarme degli esperti: detersivi domestici pericolosi per cani e gatti
Spesso non ci si rende conto del problema fino a quando questo non si presenta. Molti pensano che non ci sono particolari rischi nel lavare la pavimentazione con un prodotto piuttosto che un altro ma bisogna considerare invece che gli animali talvolta leccano il pavimento, si stendono, quindi il problema non è solo nell’ingestione eventuale ma anche nella possibilità di sviluppare allergie e dermatiti.
È un quadro molto complesso da non sottovalutare mai. Secondo le stime riportate dalla Scuola nazionale veterinaria di Lione gli avvelenamenti si presentano nell’8% dei casi, considerando le intossicazioni generali, sono al quarto posto tra tutte le altre.
La tossicità acuta è quando un animale ingerisce una quantità di prodotto, anche minima. I saponi ad uso comune sono lievemente pericolosi, possono causare irritazioni gastrointestinali. Il problema è che i detersivi che si utilizzano per le pulizie con proprietà antibatteriche, igienizzanti e quindi molto più forti, sono ben più gravosi sulla salute degli animali.
Queste sostanze sono quindi assolutamente bandite. Non vanno mai impiegate in casa quando ci sono animali domestici perché i rischi sono molto elevati e le conseguenze possono anche essere gravi. Un’intossicazione di questo tipo porta all’affaticamento dei reni e del fegato e può anche dare non problemi immediati ma successivi che non sono facili da riconoscere perché appaiono secondariamente. A quel punto si genera una reazione a catena per l’organismo che deve fare i conti con una vera condizione severa.
Questo può avvenire anche per una quantità di prodotto minima poiché non è dato sapere come reagisce il corpo e quindi quali conseguenze possono manifestarsi. Molto dipende dalla salute dell’animale o anche dal tipo di prodotto utilizzato. Il problema naturalmente va prevenuto facendo attenzione alla scelta dei materiali.