Padroni di pets in tutto il mondo sull’orlo di una crisi di nervi: in arrivo la malattia respiratoria tra i cani. Cosa c’è da sapere
Molti i casi di morte tra i nostri fedeli amici a quattro zampe negli Stati Uniti: questo virus sta quindi facendo tremare il mondo. Gli esperti raccomandano prudenza mentre cercano di scoprire la causa di questa infezione. E la preoccupazione sale alle stelle ovunque tra i padroni di animali domestici pervasi da mille domande.
Tutti i cani che sono giunti dal veterinario con questa patologia “misteriosa” presentavano sintomi respiratori gravi che in alcuni casi hanno portato anche alla morte dell’animale. I sintomi della malattia respiratoria infettiva atipica sono durati per diverse settimane e sono stati ricondotti a tracheobronchite cronica, polmonite acuta o polmonite cronica. Secondo gli ultimi dati forniti, il focolaio di questa malattia negli Stati Uniti sarebbe centralizzato in Oregon, dove sono stati registrati centinaia di casi. Altre zone colpite sono anche nel New Hampshire e in Colorado.
Il numero dei cani che hanno contratto questa malattia a livello nazionale ad oggi rimane sconosciuto, ma la preoccupazione che come il Covid anche questa possa diventare una epidemia di livello mondiale sta davvero preoccupando milioni di persone che amano gli animali. Definita malattia atipica perché i cani infetti risultano negativi ai test diagnostici, allo stato delle cose l’unica arma che i proprietari di cani hanno per proteggerli è la prevenzione, dato che i farmaci somministrati fin ad oggi a questi pet ammalati non hanno sortito alcun effetto positivo. Vediamo quindi maggiormente nel dettaglio quali sono i consigli che sono stati diffusi dai professionisti del settore.
Se dal punto di vista della cura ad oggi per questa malattia i veterinari non hanno una soluzione efficace e nemmeno per quanto riguarda un vaccino, le attuali loro direttive da seguire per tutelare la vita dei nostri cani sono semplici e molto chiare. E per il momento questo è tutto ciò che chi ama i cani può cercare di fare per evitare la morte del suo fedele amico.
Gli accorgimenti da adottare sono pochi ed elementari: il primo è evitare di far bere il proprio cane da ciotole dove possono bere altri cani esterni alla famiglia. Inoltre è bene ridurre gli incontri nei luoghi dove ci sono tanti cani come gli sgambatoi, i parchi, l’asilo. Infine, occorre evitare di lasciare l’animale in rifugi o pensioni dove la malattia potrebbe trasmettersi più velocemente. Gli animali nei canili restano ovviamente quelli più a rischio di contrarre questa malattia.
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