È un interrogativo che spesso ci si pone: gli animali vedono a colori o in bianco e nero? Ecco qual è la verità.
Come vedono il mondo gli animali? Si accorgono dei numerosi colori che esistono e li distinguono, oppure la loro visione è esclusivamente bicolore, tutta improntata ai soli bianco e nero?
Gli studiosi affermano che la risposta non è univoca, ma riguarda categorie di animali diverse. Comunemente si crede che cani e gatti, i nostri amici a quattro zampe che vivono in casa con noi, riescano a vedere solo due colori, ma in realtà non è così.
Gli animali che hanno una visione monocromatica sono ad esempio i tartidradi, l’armadillo o il capodoglio, ma gli animali domestici percepiscono il mondo in modo molto più simile al nostro. Ci sono animali i cui occhi possiedono una quantità minore di coni e di conseguenza possono vedere e distinguere meno colori. In alcuni casi c’è soltanto una categoria di coni e da lì la visione monocromatica che li caratterizza.
Secondo vari studi cani e gatti vedono a colori, ma non li distinguono tutti. Sembrerebbe che i cani riconoscano alcuni colori freddi come il blu e il viola e varie sfumature di grigio.
La loro vista però è alquanto diversa dalla nostra. Si ritiene infatti che riescano a percepire una gamma di colori diversa da quella vista dall’occhio umano, sicuramente molto più ristretta. Non riescono a percepire e registrare tutte le frequenze luminose che esistono, e che noi umani siamo in grado di vedere. Colori come il verde e il rosso, ma è così anche per il giallo, non sono percepiti dall’occhio animale.
Alcuni pensano che questo sia dovuto alla necessità di una maggior concentrazione nell’attività predatoria e che la molteplicità dei colori potrebbe confonderli e attenuare il loro grado di attenzione. Forse per questo per natura sarebbero stati programmati a vedere solo alcuni colori, ma non tutti. Un altro mito da sfatare è che i cani e i gatti siano miopi. È una falsa credenza abbastanza diffusa, ma nella realtà questi animali riescono a distinguere oggetti e persone anche ad una lunga distanza.
Inoltre, a differenza di noi umani con la tendenza ad agire prevalentemente di giorno e a riposare la notte, cani e gatti come altri mammiferi hanno la propensione opposta. La loro attività predatoria si concentra maggiormente al crepuscolo e all’alba nei momenti in cui la luce non è forte e accecante ma tenue e leggera. Proprio per far questo i loro occhi hanno uno strato di cellule capace di riflettere le onde luminose e amplificare la visibilità, cosa che invece a noi è preclusa. Quindi anche se non esattamente come noi, ma a modo loro, anche i nostri animali domestici vedono il mondo con alcuni dei suoi colori, quelli che la natura ha stabilito che bastassero per le loro attività.
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