In alcuni casi, i cani riescono a capire che il padrone ha una malattia prima che lui stesso se ne renda conto. Ecco i segnali rivelatori.
Non è raro che si verifichino episodi in cui il cane ha mostrato attraverso determinati segnali di aver individuato la presenza di un problema di salute nel suo padrone.
In vari casi si è trattato anche di malattie gravi e pericolose, e i cani sono riusciti a fiutarle prima ancora che gli umani se ne accorgessero. Il tutto, confermato poi da diagnosi mediche, appare come un fenomeno sorprendente. Ma bisogna capirne di più.
Davvero i cani sono in grado di percepire una malattia in atto nel corpo dei loro padroni? E, come avviene tutto questo? Inoltre, quali sono precisamente i segnali che mandano, da cui comprendere che hanno individuato qualcosa di anomalo?
A tutte queste domande hanno una risposta gli esperti dell’AIRC, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.
Dopo che nel 1989 si era verificato il caso di una donna il cui cane aveva fiutato una lesione sulla sua coscia che si era rivelata poi un melanoma, gli studi sulla capacità degli animali di percepire le malattie si sono approfonditi.
In realtà, secondo quanto affermano gli studiosi dell’AIRC, i cani non sono in grado di individuare con esattezza un problema come la presenza di un cancro, ma è molto probabile che riescano a fiutare particolari molecole volatili che sono legate al metabolismo dei tessuti tumorali o anche nel caso di altri tipi di malattie.
Ovviamente un cane non può svolgere la funzione di uno strumento diagnostico, ma in tutto il mondo sono numerosi gli episodi in cui le persone hanno scoperto di avere un grosso problema di salute per i segnali che gli davano i loro animali. I comportamenti che fungono da segnali, come dei messaggi che arrivano al padrone sono in genere sempre un’insistenza nell’annusare la parte del corpo che è colpita dal morbo.
Il fiuto super sviluppato dei cani in molti casi ha mostrato come in effetti c’era qualcosa che non arrivava ancora ai sensi umani. Sono stati effettuati molti esperimenti per riuscire a capire quanto sia forte la loro capacità di individuazione. Nel 2004 il British Medical Journal ha pubblicato i dati risultati da uno studio in cui tra cani precedentemente addestrati a fiutare urine di persone malate il 41% riusciva nell’impresa di individuare il paziente realmente malato.
Anche altri esperimenti effettuati nel corso degli anni hanno rivelato una potenzialità media che – seppure non garantisce una possibilità di utilizzo dei cani a scopo diagnostico – rappresenta un elemento che mostra quanto i nostri amici a quattro zampe possano essere d’aiuto anche in questo campo.
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