La scimmia, nata dal controverso esperimento in Cina, è morta dopo soli 10 giorni: aveva polpastrelli luminosi ed occhi verdi e brillanti.
Un bizzarro esperimento in Cina ha portato alla nascita della prima scimmia “luminosa”, ossia con polpastrelli fosforescenti e degli insoliti occhi di un verde brillante. Si è trattato del primo animale chimerico, ossia la prima creazione dovuta all’unione di due o più embrioni/organismi distinti e quindi geneticamente diversi.
In questo caso, la scimmia è stata letteralmente generata dalle cosiddette “cellule staminali pluripotenti”, di due embrioni della stessa specie, uniti meccanicamente per generare un organismo vivente. Fra i tanti tentativi in laboratorio, questo è stato l’unico esemplare ad essere il più chimerico in assoluto, ossia con il maggior numero di cellule staminali.
La conduzione di questo curioso esperimento è stata fatta da un team di ricerca internazionale guidato da scienziati cinesi del CAS Key Laboratory of Primate Neurobiology – State Key Laboratory of Neuroscience dell’Accademia Cinese delle Scienze di Shanghai. I ricercatori hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Guangzhou Institutes of Biomedicine and Health, della Northwest A&F University e diversi istituti. I ricercatori hanno messo in coltura nove linee cellulari di cellule staminali, ottenute da embrioni di sette giorni di macaco cinomolgo. Dopo aver dimostrato che le linee cellulari erano pluripotenti, ne hanno selezionate alcune per poi iniettarle negli embrioni della stessa specie. Il risultato è stato incredibile.
In questo esperimento, gli embrioni ottenuti sono stati impiantati in diverse femmine fertili, dando il via a ben 12 gravidanze dove sono nati vivi solamente 6 macachi. Tra questi, solo uno era Chimerico, ossia presentava le cellule staminali impiantate per l’esperimento letteralmente in tutto il corpo. La domanda che sorge spontanea è come fosse possibile la presenza di polpastrelli e occhi letteralmente luminosi. Gli scienziati hanno iniettato le cellule staminali con l’aggiunta di un liquido fluorescente, così da poter vedere ad occhio nudo il lavoro svolto, ossia i tessuti derivati dalla creazione delle cellule staminali. Tuttavia, occhi e polpastrelli erano solamente le parti visibili, visto che la luminescenza era presente anche in diversi organi, come cuore, fegato, cervello, e reni; nonché nella placenta della madre.
Purtroppo la vita della scimmia cinetica è stata molto breve, visto che è deceduta dopo solo 10 giorni. Ma per quale motivo gli scienziati avrebbero dovuto effettuare un esperimento del genere? A spiegarlo è stato il professor Liu in un comunicato stampa: “Questa ricerca non ha solo implicazioni per comprendere la pluripotenza naive in altri primati, compresi gli esseri umani, ma ha anche implicazioni pratiche rilevanti per l’ingegneria genetica e la conservazione delle specie”. Alla luce di ciò, i ricercatori confermano che non si fermeranno di certo qui, migliorando la procedura e indagando anche sulla sopravvivenza estremamente bassa delle chimere attualmente prodotte.
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