I croccantini rappresentano un alimento salutare per i gatti? Gli esperti fugano ogni dubbio in proposito.
Prendersi cura di un animale domestico dovrebbe comportare lo studio della sua specie, in modo da garantirgli un tenore di vita sano ed equilibrato. Questo include ovviamente la presa di coscienza in merito a quanto può o non può ingerire.
Il commercio offre una serie di possibilità in merito, è bene sottolineare tuttavia che l’offerta non presuppone necessariamente un’effettiva adeguatezza del prodotto. Proprio come accade nei supermercati, il cibo che troviamo sugli scaffali non è da considerarsi sempre e comunque salutare, e soprattutto necessario per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Il medesimo discorso vale per gli animali. Nei negozi specializzati troveremo una serie di alimenti preconfezionati: umido, cibo in scatola, “dolci” pensati per i nostri piccoli amici a quattro zampe e molto altro. E’ importante dunque saper scegliere.
Croccantini per i gatti? Non è una buona idea
Alimenti preconfezionati come i croccantini rappresentano sicuramente un’opzione economica e pratica per nutrire i nostri piccoli amici a quattro zampe. Peccato che non rispecchi perfettamente il loro fabbisogno quotidiano. I gatti infatti nascono come specie carnivore e quindi non dovrebbero assumere carboidrati di alcun tipo. Nei croccantini, purtroppo, è inevitabile che vengano utilizzati amidi, riso, farina di mais e glutine.
L’organismo del gatto non riesce a smaltire i carboidrati assunti, in quanto dovrebbe di fatto ingerire solo ed esclusivamente alimenti di origine animale (pesce in generale, ma anche tacchino e pollo ad esempio). Di conseguenza, laddove non possiate sopperire alla mancanza di croccantini con alimenti freschi ed appena acquistati, consigliamo vivamente di selezionare porzioni di umido in scatola – controllando la lista degli ingredienti prima dell’acquisto.
Cosa succede dunque in caso di eccesso di carboidrati? Semplice: come accade per l’organismo umano, un deficit in tal senso contribuisce all’aumento di peso. In Italia, così come negli altri paesi, è facile incontrare un esemplare in sovrappeso. Questo perché, troppo spesso, il padrone predilige i fantomatici croccantini ad alimenti freschi di prima qualità. Contrariamente all’organismo umano tuttavia, questo non fa altro che appesantire il metabolismo del piccolo.
Tra le patologie più comuni nei felini che assumono una dose eccessiva di carboidrati troviamo iperglicemia, iperinsulinemia, insulinoresistenza ed infine diabete mellito insulino-dipendente. Considerando dunque la natura carnivora dell’animale, è bene escludere tanto i carboidrati, quanto gli alimenti di origine vegetale. Questo ovviamente esclude l’erba, utilizzata dai gatti per digerire e depurare lo stomaco dalle tossine in caso di necessità.