Se il gatto perde il pelo attorno alle orecchie che cosa significa? Affrontiamo l’argomento tra cause e rimedi con l’aiuto degli esperti.
Può capitare che un gatto abbia dei problemi di salute, non sempre facili da individuare e da interpretare. Alcuni possono essere molto evidenti, altri nascondersi.
In questo articolo vorremmo parlare di un problema evidente ovvero di quando il gatto perde il pelo attorno alle orecchie o, comunque, sulla testa. È una condizione che si verifica abbastanza spesso e ci sono diverse cause.
Meglio scoprirle ad una ad una con l’aiuto degli esperti per valutare la gravità della situazione e, eventualmente, intervenire. Ovviamente, non si fa tutto da soli, ma si deve chiedere l’aiuto di un esperto.
Ci sono casi in cui la perdita del pelo sulla testa o vicino alle orecchie è una condizione genetica. Hanno semplicemente ereditato questa caratteristica dai loro genitori. Diverse razze hanno questa predisposizione e sono: Devon Rex, Siamese, Birmano e Burmese.
In questo caso non c’è da preoccuparsi, solamente da integrare la dieta oppure dare dei farmaci. Ma, in genere, non è assolutamente un problema, non si verificano irritazioni e per il gatto è un elemento che non esiste.
Detto questo, però, ci sono una serie di cause acquisite che potrebbero essere segno di altre condizioni, presenza di parassiti o malattie. Vediamole.
Se il gatto è infestato dalle pulci, queste lo morderanno e la loro saliva è particolarmente irritante. Questo significa che il micio si gratterà per il prurito e per il fastidio andando a togliere il pelo nelle zone che gli fanno più male.
Individuare le pulci è relativamente semplice se si controlla il pelo. Sono piccoli puntini neri, così come le loro feci. Ci potrebbero essere anche le larve, queste, invece, sono bianche. Serve un buon trattamento iniziale e poi continuativo nel tempo.
Mai sottovalutare la condizione di stress nel gatto perché lo porta ad avere comportamenti compulsivi come quello di mordersi la coda o leccarsi in continuazione. La sua lingua è ruvida e toglie il pelo, ecco quindi che compariranno delle chiazze.
È importante individuare la causa e agire il prima possibile. Di solito, il consiglio degli esperti è quello di dargli più stimoli e rendere l’ambiente in cui vive particolarmente sereno e accogliente.
La zona delle orecchie, il naso e le sopracciglia possono essere interessate da scottature dovute ai raggi del sole, soprattutto in estate. In questi casi serve un antibiotico e una futura prevenzione come non fare stare il gatto al sole o applicare una crema protettiva nelle parti del corpo più esposte e sensibili.
Anche il gatto può soffrire di allergie alimentari e uno dei sintomi più comuni è il prurito. Il gatto non saprà resistere e userà le sue unghie affilate per darsi un po’ di sollievo.
Per individuare l’elemento nel cibo che l’organismo del micio non accetta bisogna affidarsi ad un veterinario. Prima l’esperto proverà a curare i sintomi e poi vi darà le giuste indicazioni per scoprire il colpevole.
La rogna è una condizione provocata da acari che si concentrano soprattutto nel muso e che irritano profondamente la pelle. Questa inizia a ricoprirsi di una crosticina giallo-grigia. Si ha perdita di pelo in diverse zone, in altre meno. L’importante è individuare il tipo esatto di rogna (notoedrica o demodettica) attraverso delle analisi dal veterinario e poi agire.
Spesso si deve tagliare il pelo per andare a curare le zone della pelle invase dalle crosticine. Si usano dei prodotti appositi con trattamenti ripetuti fino alla guarigione.
I gatti che hanno il pelo corto e scuro sono soggetti a questa condizione chiamata alopecia. Spesso si concentra sul muso, quindi, prende il nome di alopecia facciale, ma non è una condizione grave e non c’è nulla da fare in merito.
Ci sono anche altri tipi di alopecia, come quella areata, condizione autoimmune, oppure quella psicogena, che deriva da grandi fonti di stress.
In questo caso il gatto si gratta ripetutamente perché ha inalato delle sostanze tossiche che stanno scatenando una reazione allergica. Possono essere anche acari della polvere o muffe, tuttavia, sono condizione che vanno prima individuate e poi rimosse assolutamente dall’ambiente o dalle abitudini del micio.
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