Un lavoro soddisfacente e delicato, la cui base risiede nell’amore e nel rispetto della specie: diventa panda-sitter.
Gli scambi d’amore e affetto possono trasformarsi in un’occupazione retribuita? Ebbene, in questa sede parleremo di un impiego, diffuso sul territorio orientale, che consente al lavoratore di impegnarsi in un’azione ecosostenibile concreta, guadagnando al contempo – oltre al denaro – molti abbracci ed ore di gioco.
Il ruolo di panda-sitter si è diffuso sulle piattaforme social, trasformandosi in una vera e propria tendenza. In molti invidiano profondamente i protagonisti dei video divenuti virale in rete, in quanto ricchi di dolcezza e spontaneità 365 giorni l’anno.
Diventa panda-sitter, il lavoro più bello del mondo
Una nuova occupazione sta spopolando in Cina, in particolare in prossimità delle catene montuose di Sichuan, del Shaanxi ed infine di Gansu – qui risiedono oltre duemila esemplari di panda gigante, una specie che purtroppo si trova al momento in via di estinzione. Tale iniziativa nasce dal disperato tentativo di limitare i danni, migliorando le condizioni di vita dei cuccioli e degli animali adulti. L’impiego verrà ovviamente retribuito con un introito pari a 200.000 yuan, ossia 23.500 euro. In cosa consiste?
Ufficialmente i siti ufficiali cinesi ricercano una persona disposta a ricoprire il ruolo di “Panda Nanny”, una tata per i panda. Il candidato selezionato dovrà dunque occuparsi della sua alimentazione, ma anche della stimolazione cognitiva e del benessere psicofisico dell’esemplare. Ciò include le coccole, così come i momenti di condivisione e spensieratezza. L’obiettivo finale risiede nella costruzione di un rapporto di stima, amore e fiducia reciproche.
Questa occupazione, considerata tra le più soddisfacenti e amate a livello globale, si è ben presto diffusa in rete, comportando l’invio di oltre 100.000 candidature su tutto il territorio cinese e non solo. Per svolgere il ruolo di Panda Nanny, oltre a parlare il mandarino o – eventualmente – l’inglese, è necessario conoscere le caratteristiche principali dell’animale e possedere la patente.
Il Parco Naturale, ove risiedono gli esemplari, fornirà infatti al lavoratore un Suv, in modo da spostare le canne di bambù necessarie per il loro fabbisogno giornaliero. Inoltre, last but not least, è importante sottolineare che l’amministrazione concede ai propri dipendenti un alloggio in prossimità della struttura. Un contratto quindi che permette al lavoratore di arricchire il proprio tempo attraverso un’azione benefica concreta, oltre che la possibilità di ricavarne qualcosa in forma di denaro.