Vuole dare al cane maltrattato Coco una seconda possibilità ma non sarà facile: il fido non riusciva più a fidarsi degli esseri umani.
“Questa mattina abbiamo salvato Coco“, spiega il volontario che si è occupato di assistere il cane, di media taglia, appena reduce da un lungo ed estenuante periodo di maltrattamenti. Coco avrebbe trascorso 3 mesi all’interno di una gabbia. Recluso in quell’ambiente angusto, Coco non poteva neppure godere della luce del sole. Al buio, in totale isolamento, e senza nessuno che si prendesse attivamente cura di lui, Coco ha gradualmente imparato a diffidare degli esseri umani e ora appare come terrorizzato.
Inizia una nuova vita per Coco: il cane maltrattato non riusciva più a fidarsi degli umani
Dopo aver presentato ad ampio raggio la situazione iniziale di Coco, al momento del suo recupero dalla prigione di legno in cui era stato recluso, il volontario incaricato di portare il fido in un luogo sicuro ha iniziato a prendere confidenza con il cane. Quando l’uomo si avvinava Coco si chinava all’interno oppure rimaneva accanto al muro, piegato su se stesso.
Non è la prima volta che ci scontriamo con la cruda realtà rappresentata dalle conseguenze dei maltrattamenti sugli animali. In alcuni casi il cane non alza più la testa, mantiene uno sguardo rivolto verso il basso quanto gli umani provano a interagire con lui e vive perennemente in uno stato di allerta, proprio come se il fido dovesse continuare a mettersi a riparo o fuggire da un pericolo da un momento all’altro.
Fare in modo che un fido riesca a nutrire fiducia in un essere umano può richiedere molto tempo. È un percorso delicato che necessita del massimo sforzo. Sia dalla parte di chi si ritrova ad aiutare il fido in difficoltà, che dalla parte stessa dell’animale che è stato vittima di episodi di violenza.
La rinascita di Coco: ora è lui a guidare il suo umano verso la felicità
A fornire la prima valida speranza che potesse far prevedere un futuro migliore per il terrorizzato Coco è stato proprio l’uomo che lo ha tratto in salvo. Dopo alcuni minuti in sua compagnia Coco ha iniziato a lasciarsi andare, come se riuscisse ad avvertire le buone intenzioni dell’uomo nei suoi confronti.
Grazie, infine, a un lavoro portato avanti quotidianamente dal giovane – e mirato innanzitutto a far tornare in forze il fido, nonché far riprendere a lui, smunto com’era, l’abitudine di alimentarsi a sufficienza – Coco ha iniziato a mostrare i primi segni di miglioramento anche sulle interazioni.
“Ora è lui che mi porta in giro“, scherza il volontario osservando l’attuale vivacità di Coco. Finalmente il pelosetto si dimostra sorridente e sereno nel intraprendere assieme al suo nuovo amico umano una passeggiata nel parco. Coco, nel frattempo, avrebbe anche stretto amicizia con gli altri cani ospitati dalla struttura di accoglienza.
Il video in cui si racconta la terribile esperienza di Coco e la sua tanto attesa rinascita è stato condiviso su YouTube da @AsproanSantander. La storia di Coco ha finora totalizzato più di 23mila visualizzazioni.
