Ictus nel cane, una situazione problematica molto seria, per cui è importante agire per tempo. Leggiamo, nello specifico, tutti i segnali che possono manifestarsi nell’animale domestico.
Si è sempre preoccupati per la salute dell’amico peloso e non è facile accorgersi subito se c’è qualcosa che non va in lui. Spesso, Fido può soffrire di un disturbo o di una malattia i cui sintomi si presentano in modo subdolo. Vediamo, in questo articolo, tutti i segnali dell’ictus nel cane e come intervenire per curarlo.
Anche se con casi minori rispetto a quelli umani, il cane può avere l’ictus, una condizione gravissima per la sua salute e, allora, è molto importante conoscere e saper individuare i sintomi specifici di questo male. Leggiamo meglio qui di seguito.
Quando parliamo di ictus, ci riferiamo ad una condizione provocata da un coagulo del sangue o, altrimenti, da un vaso sanguigno che si è danneggiato e che va ad interrompere il flusso sanguigno nell’organismo dell’animale.
Si tratta di una condizione molto pericolosa per il cane, che comporta la morte delle cellule cerebrali e ciò influenza sia la sua salute che il suo comportamento quotidiano. É, comunque, una situazione rara nella specie e che presenta altri segnali associati ad esso.
Per capire se il proprio peloso domestico ha avuto un’ictus, bisogna individuarne i sette segnali specifici, per i quali è fondamentale consultarsi con il veterinario di fiducia:
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Tutti questi sintomi e segnali indicano la presenza inequivocabile dell’ictus nel cane ed è fondamentale avvisare subito il proprio veterinario, il quale potrà effettuare mediante la diagnosi con esami specifici e procedere con la cura più adatta. Vediamo più avanti.
Come abbiamo anticipato, solo il veterinario esperto potrà stabilire quali siano le condizioni precise del cane che è stato colpito da ictus. Lui potrà fare una diagnosi corretta e distinguere i diversi problemi di salute.
La visita clinica del pet dal veterinario prevede i seguenti esami: esami di diagnostica per immagini, esame neurologico, TAC e risonanza magnetica, per osservare bene il cervello dell’animale colpito e poter individuare le interruzioni di flusso sanguigno.
La cura consiste, in effetti, nella ricerca della causa scatenante, in modo tale da eliminarla ed evitare che si possano verificare episodi futuri nel cane.
Intervenire in modo tempestivo può fare la differenza, nonostante ci siano davvero pochissimi casi di ictus nel cane, e chi ne ha sofferto ha maggiore possibilità di riprendersi.
Ogni caso di ictus è diverso, per cui la cura cambia e non è mai la stessa. Di solito, i veterinari prescrivono ai cani che hanno sofferto di ictus una piccola dose di aspirina, ma attenzione ad eseguire soltanto quelle che sono le indicazioni precise del proprio medico.
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