Chi ha animali domestici in casa nel 2023 può usufruire di una detrazione sulla dichiarazione dei redditi. Tutte le informazioni utili.
Ormai ‘bonus‘ è una delle parole chiave maggiormente ricercate sul web. È un modo sintetico per riunire tutte le agevolazioni che lo Stato concede ai cittadini e contribuenti. Nella maggior parte dei casi sono richiesti dei requisiti, come ad esempio l’ISEE, altre volte invece non ce n’è bisogno. I bonus ormai coprono buona parte della vita delle persone, anche gli animali domestici.
Il bonus animali domestici non è la prima volta che viene messo a disposizione dei cittadini. Solo che adesso è esteso a tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’agevolazione sulla custodia e sulla cura degli animali domestici e quelli destinati alla pet therapy. Le spese per mantenere e curare un animale domestico non sono poche, così arriva la possibilità della detrazione. Che alla fine conviene a tutti perché funge da incentivo all’adozione, evitando così i fenomeni diffusi del randagismo.
Bonus animali domestici, chi lo può richiedere
Le spese per un animale domestico aumentano all’aumentare dell’età e degli eventuali problemi di salute. Non esiste un sistema sanitario pubblico per gli animali, per cui ci si deve rivolgere necessariamente al privato, e nei casi più gravi alle cliniche. Con la conseguenza di spese impensabili.
Lo Stato aiuta a sostenere queste spese con un meccanismo simile alla detrazione per le spese sanitarie personali. Difatti anche qui è presente la franchigia dei 129,11 euro. Solo che è inserito un tetto di spesa di 550 euro complessivi. La detrazione è del 19%. Dunque il massimo del rimborso ottenibile è 79,96 euro, il 19% di 550 euro. Le spese che possono essere detratte devono possedere una dettagliata documentazione da esibire in caso di controllo.
Possono essere detratte le spese veterinarie su interventi chirurgici, medicinali, ed esami diagnostici. Un semplice controllo veterinario non può essere inserito. In più si deve dimostrare la ‘paternità‘ dell’animale domestico. Per quanto riguarda i cani basta avere il microchip, con l’intestatario.
Negli altri casi si deve dimostrare in qualche modo il foglio di acquisto. Quindi chi ha preso un animale in adozione o lo ha tolto dalla strada sulla carta non può usufruire del bonus per la spesa delle cure. Il tetto complessivo di 550 euro si riferisce all’intero nucleo familiare, non al singolo animale.
Dunque poco importa se se ne possiede più di uno. Nel caso in cui si decida di produrre autonomamente la dichiarazione dei redditi, sul portale dell’Agenzia delle Entrate è specificato nel dettaglio come inserire gli estremi per ottenere la detrazione fiscale. Altrimenti ci si può rivolgere ad un Caf producendo tutta la documentazione.