I cavalli e la loro soglia del dolore - velvetpets.it
L’addestratrice ci spiega il motivo per cui affermare che i cavalli non sentono dolore è davvero scorretto, nonché pericoloso.
Durante l’equitazione e nelle gare si utilizza il cosiddetto frustino per correggere alcuni atteggiamenti dell’animale; tuttavia, l’idea che non provino dolore con questo strumento è totalmente errata. I cavalli sentono dolore, proprio come le emozioni che, purtroppo, non dimostrano apertamente.
A causa della loro natura, i cavalli tendono a nascondere i segni di debolezza o paura per evitare di attirare l’attenzione dei predatori. Sebbene siano noti per la loro apparente calma in determinati contesti, questo non significa che non stiano soffrendo, ma stanno nascondendo semplicemente i loro sentimenti al fine di non ricevere ulteriore dolore.
D’altro canto, l’obiettivo del frustino è quello di comunicare con l’animale in modo gentile e efficace, senza causare danni o dolore. Possiamo capire bene che ci sia un filo sottile che unisce le due cose, motivo per cui, l’utente di Tik Tok, Margherita Fini, ci mostra nel dettaglio la sensibilità del cavallo in un video.
I cavalli sentono dolore: il video dimostrazione
Più che il solito video di insegnamento, quello che vuole fare questa ragazza è di sensibilizzare le persone ad utilizzare il frustino con moderazione, visto che l’affermazione “il cavallo non sente niente”, è altamente scorretta. Per farlo capire al pubblico, Margherita pubblica una clip emozionante di pochi secondi, dove passa un filo d’erba sulla schiena del cavallo. Quello che succede è incredibile.
“Purtroppo al giorno d’oggi la sensibilità sia fisica che emotiva del cavallo viene decisamente sottovalutata – spiega la ragazza nella descrizione -. Un esempio lampante di quanto possa essere sensibile il cavallo, è quello che si può vedere nel video, ovvero il minimo e delicato tocco (paragonabile a meno di una mosca) fa subito scattare la muscolatura sottocutanea. Pertanto si può dedurre che anche il più piccolo tocco venga immediatamente percepito dal cavallo ( qualora non venga assuefatto o desensibilizzato ad esso)”.
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Oltre alla spiegazione, per ovviare ad un problema a lei davvero importante, l’amante dei cavalli spiega come andrebbe utilizzato il frustino per andare a correggere il comportamento e l’obiezione dell’animale senza ricorrere ad una violenza gratuita.
In merito a questo afferma che questo strumento dev’essere “puramente di precisione e non di spronamento dell’animale. Se il cavallo è insensibile alla gamba, significa che ha un problema”.
Infine: “Stesso discorso vale per le imboccature, se le provassimo noi, piangeremo dal male. Tale problema non può essere risolto aumentando gli aiuti, bensì bisogna fare un passo indietro e ricominciare”. Come ci insegna, il problema sta nella nostra comunicazione con lui, non in quanta forza utilizziamo contro l’animale.
