Il fenomeno dei cani abbandonati continua a essere purtroppo una triste realtà, ma alcuni di questi sono stati salvati e hanno un ruolo da veri eroi.
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, sono ancora tanti i cani abbandonati a causa di persone che decidono di prenderne uno, magari per regalare una compagnia ai loro bambini, ma finiscono per considerarlo quasi un giocattolo.
Troppo spesso al primo “problema” si preferisce lasciarli al canile come se fossero un oggetto e senza pensare che anche loro possono soffrire il distacco.
Sottovalutare questo modo di agire sarebbe però un grave errore, visto che purtroppo quasi quotidianamente si leggono casi di animali che arrivano a non mangiare per giorni perché sperano che qualcuno torni a riprenderli, anche se purtroppo questo non accade quasi mai.
L’unica speranza può arrivare da chi desidera avere un amico a quattro zampe in casa e ne prende uno in adozione, dandogli una seconda possibilità.
A volte per i cani abbandonati arriva una seconda possibilità
Non può che essere triste per chi li ama vedere i cani abbandonati in canile, già semplicemente osservandoli da lontano è evidente il loro sguardo triste e desolato, come se fossero consapevoli di essere dimenticati da tutti. Fortunatamente esistono anche storie differenti, che dimostrano come non sempre tutto sia finito, ma si riesca a ottenere una seconda possibilità.
E’ il caso di alcuni di loro, addirittura lasciati dai padroni che li ritenevano troppo esuberanti, che oggi sono diventati cani da lavoro in diversi Paesi. Questo è possibile grazie al progetto WD4C, acronimo di Working Dogs for Conservation, diffuso soprattutto in Nord America e Canada, dove ogni cane viene abbinato a un conduttore umano, che è responsabile della sua cura, dell’addestramento e del lavoro al suo fianco sul campo.
Essere utili per compiti così importanti ha ridato loro una nuova vita, al punto tale da renderli felici di quanto fanno. E’ ovviamente importante che alcuni di loro abbiano caratteristiche ben definite, come la tendenza a fissarsi su un compito e non si fermeranno fino a quando non sarà completato. Quelli abituati a stare sul divano a prendere coccole non sono certamente adattissimi per questo.
Rinascere è possibile
Le storie di alcuni di questi cani abbandonati non possono che farci sperare e pensare come non sempre tutto sia perduto, anche quando finiamo per essere sfiduciati. Emblematico è ad esempio quanto accaduto a Zoey, mix di pastori di 7 anni, che era un cane randagio in Texas, che è stata salvata nel 2017, oggi impegnata nel trovare gatti selvatici a Missoula, oltre che per localizzare e salvaguardare specie minacciate e in via di estinzione di piante e animali.
Al suo fianco c’è Tigee, anche lui mix di pastori di 7 anni, che i suoi proprietari non hanno più voluto perché ritenuto troppo aggressivo. Dopo essere stato per diverse settimane in un canile in Virginia, oggi vive in Zambia nel parco nazionale di Soouth Luangwa, dove protegge la fauna selvatica della regione, compresi i pangolini, un mammifero dalla pelle squamosa che è una specie a rischio.
Chi è in dubbio all’idea di prendere in adozione un cane non può che riflettere su queste vicende, che dimostrano come, dopo un’esperienza negativa, tutti loro siano felici di essere utili e di avere una nuova possibilità.
Avere pazienza quando si decide di portarli a casa è importante, fenomeni come l’ansia da separazione e la ricerca di attenzione costante diminuiscono nel momento in cui si abituano al nuovo ambiente e riescono a instaurare un legame sociale con la famiglia.