Cosa accade se non si procede alla denuncia della morte del proprio cane? È importante conoscere questi aspetti.
Cosa accade se non si denuncia il decesso del proprio cane? Occorre prestare molta attenzione all’adempimento di questo onere che incombe sul tutore di fido, infatti la mancata osservazione di tale obbligo comporta delle conseguenze specifiche. Quando un cane muore, il suo amico umano è tenuto a denunciarne il decesso presso l’autorità veterinaria pubblica, competente per territorio. In Italia infatti la legge sancisce che i possessori di cani debbano iscriverli all’anagrafe degli animali da affezione, ciò significa che ogni tutore è obbligato a procedere all’identificazione e alla registrazione dell’animale attraverso l’inoculazione del microchip, richiedendo altresì il certificato di iscrizione all’anagrafe, il quale altro non è che un documento di riconoscimento del cane.
Nel caso in cui dunque fido muoia, il tutore è obbligato a denunciarne la scomparsa personalmente o a mezzo del veterinario e, siccome è una materia la cui competenza spetta a ciascuna regione o all’autorità sanitaria competente, le modalità, i tempi, i costi per la denuncia di morte variano. Dunque ad esempio nella regione Lazio la morte del proprio cane deve essere certificata attraverso apposita denuncia entro 15 giorni dall’evento e posta per iscritto. Stessa cosa è prevista dalla regione Lombardia mentre ad esempio nelle Marche il termine è di 2 giorni dall’evento, in Piemonte invece i tutori dei cani hanno ben 30 giorni per denunciarne la scomparsa. Ma perché è necessario denunciare la morte del proprio cane?
Perchè è importante denunciare la morte del proprio cane?
Si tratta di una procedura molto importante poiché consente l’aggiornamento dell’anagrafe degli animali ed affezione e, in seconda battuta poiché è funzionale alla sanità pubblica, a causa dei controlli effettuati dai veterinari, volti alla prevenzione della diffusione di malattie infettive o infettive. Dunque laddove non si dovesse procedere alla denuncia di morte del cane si configura un illecito amministrativo punito con l’applicazione di sanzioni pecuniarie. L’entità della sanzione amministrativa viene sancita dalle regioni e, dunque non è univoca.
Dunque per semplificare: quando si decide di adottare un cane è d’obbligo procedere all’iscrizione presso l’anagrafe degli animali da affezione, richiedere il rilascio del documento e portarlo con sé ad ogni visita dal veterinario.
Il tutore ha poi l’onere di procedere alla presentazione della denuncia di morte presso l’autorità competente, avendo cura di controllare i termini sanciti dalla regione di appartenenza, il mancato adempimento di questo obbligo comporta l’applicazione della sanzione amministrativa. Occhio dunque, se non si vuole incorrere in questi problemi è cosa buona e giusti informarsi previamente e poi precedere.