Lo squalo rischia la vita poiché esiste in natura una specie molto più pericolosa del ‘re dei fondali’: ecco di chi si tratta.
Pensare allo squalo evoca scenari marini suggestivi, tra specie variegate multicolore e multiformi. Certamente è il più antico predatore che domina le acque, un vero e proprio sopravvissuto ai cicli storici, pronto a seminare panico, soprattutto tra gli esseri umani. In merito a tale autorevolezza, si rammentino anche film dedicatigli che hanno contribuito alla storia cinematografica. Un animale con il corpo affusolato e la testa appuntita che desta paura, vivendo negli habitat più diversi, anche nelle acque dolci.
Oggi ne sono rimasti pochi esemplari, a causa di una specie ancor più pericolosa che non lascia via di scampo. L’esistenza è a rischio per cui si richiede maggior tutela, al fine di preservare la vita degli squali stessi che contribuiscono a mantenere in equilibrio l’ambiente circostante, sott’acqua.
Purtroppo però è già scattato l’allarme per la loro estinzione, preoccupando non poco ricercatori subacquei e biologi marini. Difatti, si è davvero certi sia lo squalo l’animale da temere?
Lo squalo a rischio estinzione, in arrivo la specie più pericolosa
Forse non tutti sanno che gli squali non dormono mai poiché rimangono sempre con gli occhi aperti, salvo fluttuare più lentamente, il cui movimento rallentato potrebbe costituire indice di riposo.
Probabilmente tale peculiarità, per quanto il loro cervello risulti parzialmente a riposo, implica anche il mantenimento di un certo controllo, in vista oltretutto dell’avvento di una specie particolarmente temuta, ancor più dei predatori summenzionati, divenendo loro stessi delle prede.
Ebbene, è l’uomo l’animale più pericoloso perfino degli squali proprio perché li caccia mediante pesca intensiva, al fine di ricavare la loro carne, in special modo. A questo proposito, quando capita di recarci al supermercato e acquistare tranci di pesce, denominato quest’ultimo con termini comuni quali palombo, smeriglio o verdesca, in verità potrebbe trattarsi delle specie di squalo.
Riportando qualche numero, si è stimato che circa il 70% della popolazione mondiale di questi predatori marini è a rischio estinzione e solamente nel Mar Mediterraneo il 50%. Inoltre, 100 milioni di esemplari rimangono vittime, ogni anno.
Dati allarmanti che fanno presagire un futuro prossimo ancor più buio della profondità degli oceani se non si corre subito ai ripari, magari attraverso misure più restrittive che regolino l’attività di pesca e sanzioni più severe. Una vera emergenza ambientale con l’unico fine di proteggere l’habitat marino e i suoi storici animali, reputati i più temibili fin dalla notte dei tempi.