Ci sono diversi animali domestici ammessi in Italia ma molti altri che invece non è possibile tenere, pena dei rischi per i trasgressori.
Quando si parla di animali domestici, la mente va subito a cani, gatti, conigli, criceti, uccellini o pesciolini rossi. In realtà sono animali domestici anche i furetti, gli invertebrati (tranne api e crostacei), i pesci tropicali decorativi, anfibi e rettili. La salute degli animali deve essere tutelata sempre, così anche il loro benessere.
L’animale domestico secondo la legge italiana è tenuto, o destinato ad essere tenuto, dall’uomo per affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione, e impiegati nella pubblicità.
Sono considerati animali da compagnia anche le galline, i polli e le mucche che non possono essere utilizzati a fine industriale. Ci sono anche degli animali non ammessi in Italia, pena delle sanzioni anche pesanti.
Gli animali non ammessi in Italia e cosa si rischia
Ci sono alcuni animali che, secondo la legge italiana, sono propriamente di compagnia. Alcune persone, però, potrebbero voler tenere in casa altri animali, compatibili con la vita domestica pur non appartenendo alla categoria degli animali di compagnia.
Per esempio, ci sono gli animali non ammessi in Italia, come quelli selvatici che sono vietati perché mettono in pericolo la sicurezza pubblica (ad esempio portano malattie) come i mammiferi e i rettili selvatici, in particolar modo le specie esotiche provenienti da ambienti molto diversi dal proprio.
Ecco gli animali non ammessi in Italia come domestici:
- leoni
- cinghiali
- elefanti
- tigri
- pantere
- iene
- rinoceronti
- ippopotami
- orsi
- oranghi
- scimpanzè
- gorilla
- ghiottoni
- tassi
- lontre
- cervi
- daini
- varani
- lemuri
- tartarughe azzannatrici
- coccodrilli
- alligatori
- pitoni reticolati
- anaconde
- cobra
- mamba
- serpenti corallo
- vipere
- serpenti a sonagli
- aracnidi pericolosi per la specie umana
- ricci europei
- aquile
- falchi.
Se proprio si volesse tenere uno di questi animali non ammessi in Italia, è possibile chiedere l’autorizzazione al Prefetto per la detenzione degli animali considerati pericolosi o protetti purché ci sia la possibilità di avere strutture che garantiscano il benessere dell’animale e sia preservata l’incolumità pubblica. Se si tengono in casa animali non ammessi in Italia si configura un reato e si rischia l’arresto da 6 mesi fino a 2 anni.
Oppure c’è un’ammenda da 15.000 a 150.000 euro, oltre al sequestro dell’animale. Entrambe le sanzioni aumentano in caso di recidiva, con l’arresto fino a 3 anni e l’ammenda da 30.000 a 300.000 euro.
Prima di prendere un animale domestico “insolito”, informarsi se possa essere tenuto in casa o meno, altrimenti optare per quelli “tradizionali” con cui vivere tante avventure e da cui ricevere molto amore. Non c’è quindi bisogno di scegliere animali selvatici oppure altre stranezze.